Il fantastico mondo degli snack

2624

Come si passa dalle crochette alle fantasiose forme che caratterizzano gli snack?

L’estruso essiccato è trasportato in un mulino a martelli dove è ritrasformato in sfarinato, pronto per la miscelazione con altri ingredienti (vitamine, zucchero, latte in polvere, sale, ecc.). La miscela viene trasformata nel prodotto finito e confezionata. Nei limiti delle sue applicazioni, (con questo procedimento non possiamo certo produrre dessert freschi!), la combinazione di estrusione ed essiccazione è un sistema molto efficiente per ricavare semilavorati o prodotti finiti per mangimistica ed alimentazione umana, perché abbatte i microrganismi in modo veloce ed automatizzato. Gli impianti sono molto versatili, con piccole modifiche da un unico sistema estrusore-essiccatore si ottengono tantissimi prodotti diversi (pasta, sfarinati, riso arricchito, fish food…). La varietà delle applicazioni rende questo processo decisamente interessante.

Il fantasioso mondo degli snack

Cosa è uno snack? Una merendina, un prodotto funzionale, un pasto, un fuoripasto… O cos’altro?

Oggi il mercato presenta gli snack con una connotazione funzionale e dietetica, non più solo come rompi-digiuno ma come veri e propri sostitutivi del pasto. A mio parere uno snack è sempre stato e dovrebbe restare un piccolo e piacevole peccato di gola che possiamo concederci tra i pasti principali della giornata.

Possiamo pensare ad un mondo senza snack?

Sarebbe un mondo tristissimo! Bisognerebbe piuttosto far capire ai consumatori, soprattutto ai più giovani, che il cibo è una necessità ed anche un piacere, in modo tale da evitare eccessi in entrambi i sensi.

Per uno snack il marketing vale più della ricerca?

Il mercato risponde ad una richiesta esplicita o implicita del consumatore, per questo il marketing è fondamentale nell’ideazione di nuovi prodotti. Nel settore alimentare, la concorrenza è elevata e la “battaglia per lo spazio a scaffale” impedisce di proporre prodotti troppo “stravaganti”: rischierebbero di non avere il riscontro di un pubblico sufficientemente ampio; per questo ritengo che talvolta la Ricerca e Sviluppo abbia un po’ le mani legate.

Il futuro

Come saranno gli snack del futuro?

I consumatori sono più attenti a ciò che mangiano e richiedono prodotti più salutari che talvolta sconfinano nella nutraceutica. L’industria alimentare deve rispondere con soluzioni ingegnose ma che non trascurino l’aspetto edonistico delle proposte.

Per un neolaureato è più “formativo” lavorare in una grande azienda o una piccola realtà?

Le due realtà che ho affrontato sono, nella quotidianità, molto diverse. L’operatività di una grande azienda è molto movimentata ed in continua evoluzione; riunioni, formazione, innovazioni sono all’ordine del giorno, mentre in una piccola realtà il lavoro è più routinario. La quantità di stimoli a cui sono sottoposto in cameo, mi dà ogni giorno la carica per svolgere bene le mie mansioni.

Dove sarà tra dieci anni?

cameo offre ottime opportunità di crescita professionale, sia per chi desideri rimanere nel proprio settore, sia per chi desideri fare esperienza anche in altri campi. Ho ancora tanto da imparare in ambito controllo qualità, ma mi incuriosiscono molto le attività di altri reparti come il marketing, il trade marketing e le vendite, e penso che se l’azienda sarà d’accordo, in futuro potrei valutare un’esperienza in uno di questi dipartimenti. Mi piacerebbe anche lavorare per un po’ all’estero. Conosco bene l’inglese e ho appena iniziato un corso di tedesco, non mi precludo nulla, anche se il mio sogno è l’America. Ora è presto per questi progetti, lascio che il tempo faccia il suo corso e tengo gli occhi ben aperti!

 Maria Zemira Nociti