Risultati dei controlli sullo scandalo carne di cavallo rinvenuta in polpette e ragù

1806

In seguito al rinvenimento di carne di cavallo non dichiarata in etichetta in diversi piatti pronti a larga diffusione, nella UE sono state eseguite 7mila campionature. Il 5% dei campioni analizzati è risultato positivo al test del DNA equino; in Italia la positività si è fermata al 4%. Le autorità preposte hanno confermato che non vi è stato alcun rischio per la salute pubblica, infatti in nessuno dei campioni è stato riscontrato fenilbutazone in concentrazioni tali da suscitare allarme. La Francia è la nazione con il più alto tasso di positività (47 test positivi su 353 test effettuati, pari al 13% del campione), al secondo posto la Grecia (36 positività su 288 test pari al 12,5% del campione). In Germania la carne di cavallo è stata trovata nel 3,3% dei campioni; Lettonia, Danimarca ed Estonia si sono fermate al 1% ed in Olanda il fenomeno è pressoché assente. In Italia, 14 campioni sui 361 analizzati sono risultati positivi (3,87%). Le autorità italiane hanno eseguito 93 analisi di approfondimento sulla carne delle aziende positive ai primi test, riscontrando carne equina nel 20% dei campioni, nessuno di questi conteneva fenilbutazone.