Vanillina, indici della provenienza della pianta e di eventuali adulterazioni

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La pianta della vaniglia (Vanilla planifolia Andrews o Vanilla fragrans) è una liana erbacea della famiglia delle Orchidaceae originaria dell’America centrale. Il frutto dall’odore balsamico viene impropriamente chiamato baccello e dopo la raccolta viene sottoposto a fermentazione ed essiccazione ottenendo dei bastoncini bruni, flessibili, che si ricoprono di una patina bianca costituita da microcristalli di vanillina. L’origine geografica influenza le proprietà fisiche, le caratteristiche organolettiche e la composizione chimica dei frutti di vaniglia: i maggiori produttori sono il Madagascar, le isole Comore e Reunion, Indonesia, Messico, Indie Occidentali e Sud America. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di identificare il profilo analitico di campioni di capsule di vaniglia estratti con diversi solventi (etere etilico, alcol metilico e diclorometano). I componenti principali che caratterizzano l’aroma della vaniglia sono: acido p-idrossibenzoico, p-idrossibenzaldeide, vanillina ed acido vanillico. Le quantità relative di questi componenti principali rispetto alla vanillina nell’estratto naturale è ben definito e, oltre ad essere un indice della buona qualità, permette di identificare la provenienza della pianta e scoprirne eventuali adulterazioni.

Bibliografia
L. Ferrara et al., Progress in Nutrtion, 14, 2012, 141-143

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