Monografie su un bacillo probiotico e due nuovi standard per autenticare il latte scremato in polvere

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La farmacopea statunitense USP (U.S. Pharmacopeial Convention) ha compilato una nuova monografia su un batterio probiotico e ha messo a punto due nuovi standard per valutare le adulterazioni del latte scremato in polvere. I documenti sono stati pubblicati sul forum del FCC (Food Chemicals Codex) e nella prima integrazione alla nona edizione.  Il batterio probiotico è il Bacillus coagulans GBI-30, 6086, è un bacillo gram positivo, sporigeno ed è classificato come probiotico perchè può migliorare la digestione e rafforzare il sistema immunitario. E’ stato il primo Bacillus indicato come GRAS da FDA ed è il primo probiotico valutato e riportato nel manuale USP. Può essere utilizzato nei prodotti da forno, in miscele per la loro preparazione, cereali per la prima colazione, tè, caffè, prodotti lattiero caseari, cereali, pasta. Il batterio deve essere vivo al momento dell’uso; l’etichetta dell’ingrediente deve riportare solo l’indicazione Bacillus coagulans e specificare il ceppo. I due nuovi standard aiutano a determinare con precisione la quantitĂ  di azoto non proteico presente nel latte scremato in polvere e consentono di scoprire sue eventuali adulterazioni, per esempio l’aggiunta di melamina.  I due standard contengono rispettivamente latte scremato in polvere e latte scremato in polvere con una quantitĂ  nota di melamina – livello D. Il secondo standard è stato prodotto aggiungendo melamina al latte scremato liquido, la miscela è poi stata “polverizzata” con il metodo spray – dry. Questa procedura ricalca quella posta in essere da chi pratica questo tipo di frode. I due standard sono i primi della serie che il Gruppo di lavoro sul latte in polvere – USP sta mettendo a punto per facilitare la scoperta di frodi sul latte e derivati.