Uova e Salmonella, attenzione ai tempi di conservazione

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Prolungare il tempo di conservazione delle uova in casa o in negozio sembra aumentare il rischio di salmonellosi (Salmonella enteriditis), la principale tossinfezione alimentare in Europa. Lo affermano gli esperti di Efsa in recente parere scientifico, richiesto dalla Commissione Europea per valutare eventuali modifiche future nella marchiatura della data per le uova, attualmente ritenuta poco comprensibile da parte dei consumatori e in parte responsabile degli sprechi di alimenti nelle case. Secondo quanto dichiarato dall’AutoritĂ  prolungare la data di vendita raccomandata per il consumo domestico di una settimana e quindi da 21 a 28 giorni, significa aumentare il rischio di infezione del 40% e del 50% rispettivamente per le uova crude e le uova poco cotte. La data di vendita raccomandata indica l’ultimo giorno in cui i negozi possono mettere in vendita le uova; non è la data di scadenza visibile al consumatore in etichetta, che invece indica il termine minimo di conservazione (fissato a 28 giorni dalla deposizione, art. 13 Reg. 598/2008), ovvero la data oltre la quale il prodotto inizia a perdere le caratteristiche qualitative e gustative. Nello scenario peggiore – si legge nel rapporto di Efsa- in cui la data di vendita raccomandata è portata a 42 giorni (quindi raddoppiata) e il tempo minimo di conservazione è 70 giorni, il rischio aumenta di circa 3 volte. La modalitĂ  di conservazione delle uova è un elemento importante nel contenimento della salmonellosi; è stato dimostrato che mantenere le uova in frigorifero è l’unico modo per ridurre il rischio di infezioni dovuto al prolungamento della conservazione. Tuttavia se si estende il tempo minimo di conservazione a oltre le 3 settimane, il rischio aumenta anche con la refrigerazione nel punto vendita. “Se la salmonella è presente all’interno delle uova, con l’aumento della temperatura e del tempo di conservazione può moltiplicarsi piĂą rapidamente”, spiega John Griffin, presidente del gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici, “la cottura completa delle uova consente di ridurre al minimo il rischio di infezione”.