La XIII Commissione parlamentare favorevole alla “risoluzione riso”

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L’accordo “Everything but the arms” vigente presso WTO danneggia la produzione risicola italiana, pertanto presso la XIII Commissione parlamentare è stata depositata la “risoluzione riso” che impegna il Governo a rivolgersi alle competenti sedi UE chiedendo, a tutela del riso italiano, l’applicazione della clausola di salvaguardia prevista all’Art.22 del Reg. N° 978/2012/UE. L’accordo “Everything but the arms” prevede l’accesso senza dazi e contingentamenti a tutti i prodotti (armi escluse) provenienti dai Paesi meno sviluppati. Come conseguenza di tale accordo, nelle ultime cinque campagne risicole, le importazioni UE di riso dalla Cambogia e dal Myanmar sono passate da 5 mila a 181 mila tonnellate (il 23% di tutto l’import comunitario). Nell’ultima campagna, le importazioni UE di riso sono aumentate di 100 mila tonnellate, di queste 84 mila provenivano dai Paesi meno avanzati ed erano a dazio zero; questa situazione ha avuto come conseguenza la riduzione dei prezzi da 26 a 22 euro al quintale. Il Sistema UE di preferenze generalizzate prevede meccanismi di sorveglianza e salvaguardia che consentono di ripristinare i dazi della tariffa doganale comune quando un prodotto proveniente da un Paese soggetto a regime preferenziale sia importato in condizioni tali da mettere in difficoltà i produttori comunitari di prodotti simili o concorrenti. Secondo la “risoluzione riso” è inoltre necessario informare i consumatori su ciò che stanno acquistando ossia estendere la portata del Reg. N.1169/2011/UE specificando l’origine del prodotto.