Raggi X sotto ispezione

1985

21060Le crescenti esigenze normative e dei consumatori hanno intensificato la pressione sull’industria alimentare per attuare metodi affidabili di ispezione degli alimenti per assicurare sicurezza e qualità dei prodotti. Un esempio di tecnica può essere quella che sfrutta i raggi X ovvero una forma invisibile di energia elettromagnetica caratterizzata da lunghezze d’onda corte e ad elevata energia che può essere utilizzata per l’ispezione degli alimenti per individuare dei contaminanti fisici e per lo studio delle strutture interne dei prodotti per garantirne la qualità. I raggi X possono penetrare negli alimenti e sono in grado di identificare una gran varietà di contaminanti fisici come metallo, vetro, gomme, pietre e plastica. Questa tecnica però presenta alcuni svantaggi: innanzitutto, ha dei costi elevati e necessita di alimentatori ad alta tensione in grado di generare questi particolari raggi. Inoltre, il consumatore non vede di buon occhio questo tipo di ispezione perché erroneamente convinto che possano interagire con l’organismo. In realtà la quantità di radiazioni usata a scopi ispettivi è molto inferiore rispetto a quella usata per l’irradiazione e quindi non ha nessuna conseguenza sulla sicurezza, sulla qualità e sui valori nutrizionali degli alimenti.