Uno studente messicano, Scott Mungia, dell’Istituto Tecnologico degli Studi del Messico (ITESM), ha sviluppato un nuovo modo per produrre plastica partendo dai noccioli di avocado. La nuova bioplastica è un materiale che si biodegrada molto più velocemente rispetto alle plastiche normali, cioè quelle che provengono da idrocarburi come il petrolio o il gas naturale. Questo materiale biodegrada infatti in circa 240 giorni, a seconda del contenuto microbico dell’aria dove viene gettato. Biofase, brevettata dal giovane messicano, ha però due caratteristiche principali: è ottenuta da fonti vegetali ed è biodegradabile ma al tempo stesso agisce come qualsiasi altro tipo di plastica, possedendo le stesse caratteristiche. Biofase, la bioplastica derivata da semi di avocado, è in trattative con i supermercati messicani che cercano di usare la resina nelle loro borse e con le società produttrici di fertilizzanti interessati ad utilizzare il prodotto nel loro imballaggio di plastica.