Daniele Pisanello, la scienza del giusto e dell’ingiusto

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Image of packaged meat with woman hand in the supermarket

Quali sono stati i suoi primi passi nel mondo del lavoro?
Ho iniziato con due tirocini. Il primo fu presso un affermato ente di certificazione, mi occupai di prevalentemente del rischio “tampering”, oggi si direbbe “food defence”; il secondo fu presso uno studio – boutique milanese con una forte focalizzazione su diritto comunitario, responsabilità per danno da prodotto difettoso, standardizzazione e certificazioni volontarie.

Chi è stato il suo principale mentore? Cosa le ha insegnato?
E’ stato mio padre; mi ha trasmesso passione, serietà e onestà nel lavoro, nonché infinita pignoleria.

Il diritto alimentare
Quanti sono gli studi legali specializzati nel settore alimentare in Italia ed all’estero?
Mi soffermerei in primis sull’aggettivo “specializzato”. Negli ultimi anni si assiste ad un fiorire di studi che si dichiarano specializzati in questo settore. Sarà il mercato, con le sue regole e – purtroppo – le sue asimmetrie informative, ad emettere il verdetto. La figura del food lawyer esiste da tempo negli Stati Uniti; il loro ordinamento conosce da oltre un secolo un sofisticato sistema di Regulation. In Europa, se si eccettuano alcuni Paesi del Nord, il bisogno di servizi legali dedicati al settore della produzione e commercio agro-alimentare nasce a seguito dell’integrazione comunitaria ed, in particolare, della rivoluzione copernicana inaugurata dal Regolamento n.178 /2002/CE. Da allora, anche in Italia abbiamo assistito ad una significativa evoluzione dei servizi legali in questo ambito.

Cosa intende per evoluzione?
Per un lungo periodo le principali “preoccupazioni” dell’industria alimentare italiana derivavano dal complesso, affastellato e nutrito insieme di leggi penali alimentari previste da Codice penale, Legge speciale n.283/1962 e da numerose leggi penali incentrate su specifici prodotti (pasta, riso, oli, formaggi, salumi, ecc.). Oggi, chi opera in questo settore deve avere una completa padronanza della normativa specifica, ma deve anche saper gestire aspetti trasversali di natura civile (rapporti B2B, B2C, codice del consumo), amministrativa (misure correttive dell’Autorità competente, bandi per la refezione scolastica, accesso alla professione, libera circolazione dei servizi), penale (visti i delicati rapporti tra diritto penale e sanzionatorio in genere e i requisiti prevalenti della legislazione europea), internazionale (SPS-Sanitary and Phytosanitary Agreement, TBT – Technical Barriers toTrade e i servizi di market access sotto il profilo dell’import-export di alimenti e prodotti agricoli).

Che preparazione è necessaria per seguire al meglio aziende alimentari?
Specializzazione unita a multidisciplinarietà. Il mondo moderno è complesso; tale complessità si riflette su legislazione e regolazione del mercato. L’ottima conoscenza della legislazione alimentare è il requisito minimo definirsi esperto; ma non è sufficiente. Deve essere abbinata ad un altrettanto solida padronanza degli aspetti tecnologici e scientifici sottesi a tale impianto legislativo ed è fondamentale saper integrare le valutazioni giuridiche con i riflessi sul piano civile, penale ed amministrativo. Per questo LEX ALIMENTARIA opera come network. Con il nostro studio collaborano tecnologi alimentari, veterinari, agronomi, commercialisti, esperti di questioni doganali, country – reporter, capaci di vedere oltre il mero dato letterale delle norme, ammesso che queste ultime ci siano.

Le richieste delle aziende
Da dove è nata l’idea del network?
LEX ALIMENTARIA è nato nel 2008 in base ad una precisa scelta professionale: offrire servizi legali qualificati in materia di produzione e commercializzazione di alimenti e bevande. La nostra regula aurea è la multidisciplinarietà; tutte le committenze sono gestite da una squadra di professionisti; ciascuno apporta competenze specifiche. Prendiamo a titolo di esempio la valutazione della compliance dell’etichetta di un integratore. E’ indispensabile un’analisi che copra la costruzione tecnica del prodotto, nonché gli aspetti verticali e orizzontali della disciplina giuridica. O ancora, quando un cliente ci interpella per dirimere un contenzioso civile o penale, il mandato è sempre assunto anche da un avvocato processualista perché, l’alta specializzazione vale per il dato sostanziale e per quello processuale.