Studio per sviluppare una varietà di pomodoro resistente alla coltivazione nello spazio

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In un futuro, forse imminente, gli astronauti potranno coltivare pomodori proprio a bordo della loro navicella, in tutta comodità ed alimentarsi dai frutti che essi stessi hanno coltivato. E’ questa la tesi su cui stanno lavorando un team di scienziati italiani dell’ENEA, affinché quella che oggi è un’ipotesi possa diventare realtà non tanto lontana. Lo studio in questione ha lo scopo di trovare una pianta che abbia le caratteristiche idonee, con un ciclo di crescita e di produttività breve in grado di sviluppare un metodo di coltivazione senza terreno e capace di resistere anche dinnanzi alle condizioni estreme dello spazio. I ricercatori, attualmente stanno conducendo degli studi e delle sperimentazioni su una determinata varietà di piante di pomodori cresciute in serra, nella periferia romana che vivono senza terreno e si nutrono di acqua e sali minerali, ricevendo la luce solare dalle lampade Led, per capire se questa piantagione possa facilitare la vita dei futuri astronauti impegnati in missioni dalla durata molto lunga, come per esempio su Marte o anche sulla Luna, in mezzo a condizioni estreme come l’assenza di gravità, le radiazioni cosmiche, ed i campi elettromagnetici.