E’ un gene il responsabile del diverso colore delle pesche

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Un gruppo di ricercatori dell’Università e dell’Istituto di Genomica applicata di Udine e del Centro di ricerca per la frutticoltura di Roma hanno scoperto il perché di una delle più importanti caratteristiche di qualità della polpa delle pesche: si tratta di un gene. La ricerca che è stata pubblicata dalla rivista scientifica internazionale The Plant Journal. Il gene che controlla il colore delle pesche (CCD4) codifica l’enzima (Carotenoide diossigenasi) responsabile della degradazione dei pigmenti carotenoidi, cioè i precursori della vitamina A, responsabili della colorazione gialla o rossa di molti frutti e semi largamente consumati, come pomodori e mais. Grazie a questa scoperta si sono informazioni utili per il miglioramento genetico e per ottenere frutti di pesco di elevata qualità che possano combinare le caratteristiche migliori sia delle varietà bianche che di quelle gialle. I risultati della ricerca rappresentano inoltre, un esempio di spiegazione degli effetti della selezione artificiale compiuta dall`uomo per migliorare le piante coltivate. Nelle pesche originarie, che erano bianche, così come in tutte le varietà a polpa bianca attualmente coltivate, il gene produce una proteina completa e attiva che, degradando i pigmenti, li trasforma da gialli a bianchi. Nel corso del tempo sullo stesso gene sono intervenute tre mutazioni genetiche diverse e indipendenti, ciascuna delle quali ha indotto una perdita di funzionalità della proteina e, di conseguenza, la comparsa del colore giallo nella polpa dei frutti a seguito della mancata degradazione dei pigmenti.