In commercio si possono trovare principalmente tre tipologie di zucchero: quello bianco, quello di canna e quello di canna integrale. Al primo impatto, la differenza sostanziale è visiva. Lo zucchero bianco, detto anche saccarosio è prodotto a partire dalla barbabietola da zucchero, è un disaccaride, formato a su volta da altri due zuccheri, il glucosio e fruttosio uniti tra loro come a formare lunghe catene. Lo zucchero di canna presenta invece una colorazione più scura e questo è dovuto al fatto che lo si ricava un altro vegetale: la canna da zucchero. Sostanzialmente sono poche le differenze con il precedente, a parte un contenuto in minerali leggermente più alto, ma anche questo è da considerarsi uno zucchero raffinato. Spesso viene addirittura colorato con del caramello per rendere la colorazione più intensa. Lo zucchero di canna integrale invece, deriva anche questo dalla canna da zucchero, ma è l’unica qualità che non subisce nessun tipo di processo di raffinazione: ha quindi un contenuto in minerali maggiore come ferro e potassio, e minori calorie (per alcune varietà su 100 gr di zucchero le calorie in meno possono arrivare a 100). Tuttavia sempre di zucchero stiamo parlando: sebbene migliore rispetto ai precedenti, gli effetti “negativi” dello zucchero sul nostro organismo sono gli stessi.
