Il cibo sprecato nutrirebbe quattro volte gli affamati del pianeta

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Ogni anno nel mondo si gettano nella spazzatura 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, ben 4 volte la quantità che sarebbe necessaria alle circa 800 mila persone che soffrono la fame sul pianeta. Questo è quanto è emerso i un’indagine fatta per Expo 2015 dal presidente nazionale Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica). Il problema dei Paesi in via di sviluppo riguarda soprattutto i processi produttivi: mancanza di infrastrutture, condizioni climatiche, tecnologia non adeguata allo stoccaggio immediato del prodotto. Nei Paesi sviluppati, invece,il punto critico è la mancanza di equilibrio tra domanda e offerta: spesso si ha un surplus di disponibilità di cibo che non viene poi completamente utilizzato. Fare la spesa una volta la settimana spinge infatti le persone a riempire il carrello senza pianificare con cura i pasti dei giorni successivi, finendo per buttare tutto ciò che è in eccesso. Inoltre, secondo un recente studio condotto in Piemonte, lo spreco sarebbe anche negli ospedali, dove un terzo del cibo prodotto viene buttato. A finire nella spazzatura soprattutto frutta e verdura, ma nei cassonetti non mancano formaggi, carne, pesce e cereali. Lo spreco alimentare ha conseguenze anche sull’ambiente: lo smaltimento dei rifiuti provoca infatti inquinamento dovuto all’emissione di gas tossici nell’atmosfera. Per questo motivo, il cittadino va educato, perché deve sapere esattamente ciò di cui ha bisogno quando entra in un supermercato.