“Foodsecure”, il progetto europeo per prevedere la volatilità dei prezzi alimentari

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Packaged meat with woman hand in the supermarketIn tema di sicurezza alimentare l’Unione Europea ha finanziato, tramite il suo programma di ricerca FP7, un progetto denominato “Foodescure” e mirato ad investigare tutti i fattori che determinano la volatilità nei prezzi dei cibi. “Non esistono risposte facili” spiegano i ricercatori, “poiché le innovazioni in agricoltura, il cambiamento climatico, le richieste energetiche, l’aumento demografico e l’iniqua distribuzione del reddito sono tutti fattori che colpiscono il mercato di oggi”. Capire come viene influenzato il prezzo è dunque complesso e richiederà la raccolta e analisi di tutte le informazioni attualmente disponibili su questo tema. L’obiettivo finale è la realizzazione di un modello che descriva (e aiuti a prevedere) la volatilità dei prezzi alimentari tenendo conto di tutti i principali determinanti in modo da rappresentare uno strumento operativo concreto per i governanti. L’ambizioso progetto ha preso il via all’inizio del 2012 con una dotazione di oltre 10 milioni di euro (di cui 8 milioni forniti dalla UE) e terminerà a febbraio del 2017. Tra i risultati finora pubblicati vi sono la realizzazione di una rete di ricerca, la definizione di strategie politiche basate sugli indicatori esistenti e lo studio di alcune situazioni specifiche come l’analisi dell’impatto delle politiche UE sui mercati del riso e un’indagine sull’atteggiamento dei consumatori nei confronti dell’olio di palma. Un filone aggiuntivo di ricerca ha riguardato le politiche attuate nei paesi in via di sviluppo nei casi di eccessiva volatilità dei prezzi alimentari. Parte del lavoro finora svolto è stato pubblicato sul sito web del progetto: www.foodsecure.eu