MOCA, aspetti tecnici e normativi

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Particolare attenzione alle materie plastiche

La plastica è il materiale che, a causa delle sua versatilità, trova impiego in molteplici utilizzi. Per i materiali plastici c’è una legislazione Europea armonizzata. Si tratta del Regolamento 10/2011, riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, che sostituisce vecchia Direttiva 2002/72/EC e i suoi numerosi emendamenti e modifiche. Il Regolamento risponde all’esigenza derivante dalle numerose innovazioni che hanno riguardato negli anni i materiali plastici. Sono sempre più numerosi infatti gli imballaggi che utilizzano più strati di materie plastiche diverse. Questi materiali multistrato devono essere analizzati al fine di stabilire un’eventuale interazione con l’alimento e la passaggio di sostanze negli alimenti. Il regolamento costituisce una misura specifica ai sensi dell’articolo 5 del regolamento (CE) n. 1935/2004 e stabilisce norme specifiche per la fabbricazione e la commercializzazione di materiali e oggetti di materia plastica destinati ad entrare in contatto con i prodotti alimentari, oppure già a contatto con i prodotti alimentari, oppure di cui si prevede ragionevolmente che possano entrare in contatto con prodotti alimentari. Nel giugno 2014 sono state emanate le Linee guida dell’Unione Europea per l’applicazione del Regolamento UE 10/2011 sulle materie plastiche.

Focus su…

Il compito generale di valutare le sostanze destinate all’utilizzo nei materiali a contatto con gli alimenti come pure quella di svolgere valutazioni supplementari del rischio in relazione a tali materiali è svolto dal gruppo di esperti scientifici sui materiali a contatto con gli alimenti, gli enzimi, gli aromatizzanti e i coadiuvanti alimentari (gruppo CEF). L’attività del gruppo si basa sulla disamina delle informazioni e dei dati scientifici presentati da chi richiede un’autorizzazione. Il gruppo scientifico CEF risponde anche a richieste ad hoc della Commissione europea di sottoporre a revisione alcuni materiali a contatto con gli alimenti alla luce di nuove informazioni scientifiche e/o mutate condizioni e/o d’uso. Le ultime indagini hanno riguardato tra l’altro il Bisfenolo A (BPA) e i materiali attivi e intelligenti per il confezionamento. Il BPA è una sostanza chimica usata prevalentemente in associazione con altre sostanze per produrre plastiche e resine, per produrre recipienti per uso alimentare come le bottiglie per bibite con il sistema del vuoto a rendere, i biberon, le stoviglie di plastica (piatti e tazze) e i recipienti di plastica. Residui di BPA sono presenti anche nelle resine epossidiche usate per produrre pellicole e rivestimenti protettivi per lattine e tini. Nell’ultima valutazione sull’esposizione dei consumatori al bisfenolo A e la tossicità della sostanza, l’EFSA ha concluso che il BPA non rappresenta un rischio per la salute della popolazione di alcuna fascia di età (inclusi feti, neonati e adolescenti), ai livelli attuali di esposizione. I materiali attivi a contatto con gli alimenti assorbono o rilasciano sostanze per migliorare la qualità dell’alimento confezionato o prolungarne la conservabilità. I materiali intelligenti a contatto con i prodotti alimentari servono anche a monitorare lo stato dell’alimento confezionato o dell’ambiente intorno a esso, per esempio fornendo informazioni sulla sua freschezza. Nell’agosto del 2009 l’EFSA ha pubblicato linee guida per la presentazione dei fascicoli di richiesta relativi alla valutazione della sicurezza di sostanze attive e intelligenti utilizzate negli imballaggi alimentari. Da allora sono stati dati diversi pareri.

 

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