Diversifood, quattro anni per un futuro migliore

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Organic fertilizer pouring with farmer hand

Diversifood è un progetto quadriennale finanziato all’interno del programma Horizon 2020 che ha preso avvio nel febbraio 2015 coinvolgendo 21 partner di 12 paesi, tra cui l’Università di Pisa. Secondo un’indagine della FAO, dagli inizi del ‘900 circa il 75% delle risorse genetiche vegetali del pianeta sono scomparse e un altro terzo della biodiversità vegetale potrebbe andare perduto entro il 2050. Per questo motivo, nei quattro anni del progetto sono previste sperimentazioni e analisi per una serie di prodotti dell’agricoltura e della selvicoltura, a livello di sistemi colturali, di azioni di marketing e di comunicazione e di studio delle relative cornici normative. Fra i prodotti che il progetto intende valorizzare ci sono ad esempio il farro della Garfagnana, o il “grano monococco”, che dal punto di vista nutrizionale si differenzia dal frumento tenero o da quello duro per l’alto contenuto proteico e per l’elevata quantità di carotenoidi e che insieme a quello “saraceno”, non contiene glutine ed è quindi adatto ai celiaci, oppure ancora l’amaranto, uno pseudocereale originario del centro America, anch’esso privo di glutine. L’obiettivo del progetto è dunque quello di portare a risultati concreti di diretta applicazione nuove specie, varietà, popolazioni e relative tecniche di produzione, riproduzione e utilizzo, definizione di modelli organizzativi tra i vari attori delle filiere e studio di marchi e altri strumenti di qualificazione e promozione.