Report sui controlli eseguiti dall’Ispettorato centrale repressione frodi

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Mipaaf ha pubblicato il report dell’attività 2016 di ICQRF (Ispettorato centrale repressione frodi) i cui ispettori hanno la qualifica di Ufficiali di polizia giudiziaria ed eseguono indagini in carico agli uffici e laboratori sul territorio ed alla UIC (Unità investigativa centrale). Lo scorso anno i controlli sono stati 48.310 (38.756 ispezioni e 9.554 campionature); l’87% ha riguardato prodotti ed aziende alimentari, il restante 13% ha riguardato i mezzi tecnici per l’agricoltura (sementi, mangimi ecc.); 15.756 controlli hanno interessato il settore vitivinicolo, 6.957 l’oleario, 5.290 il lattiero caseario, 2.587 l’ortofrutta, 2.108 il settore della carne, 2.103 i cereali e derivati, 1.423 le conserve vegetali, 1.521 le sostanze zuccherine e integratori, 748 miele, 639 uova, 560 bevande spiritose e 2.363 altri settori. I controlli ispettivi e analitici sui mezzi tecnici in agricoltura sono stati 6.255. In totale sono stati controllati 53.427 prodotti e verificati 25.190 operatori. ICQRF ha inoltrato alla magistratura 311 notizie di reato, operato 471 sequestri per un totale di 13.241 tonnellate di prodotti ed un valore economico di oltre 13 milioni di euro. ICQRF ha rafforzato anche i controlli sul web raggiungendo il numero di 383 controlli su prodotti venduti via Alibaba, Ebay ed Amazon. In attuazione al Decreto legge n.91/2014 (Campolibero), convertito nella Legge n.116/2014 è continuata la dematerializzazione dei registri di carico e scarico relativi ai settori del vino, paste alimentari destinate all’esportazione, sostanze zuccherine, latte in polvere, burro. Per il vino, in particolare, il 1 gennaio 2017 è entrato in vigore l’obbligo avere solo registri telematici. Nel 2016, per facilitare il coordinamento tra gli organi di controllo che si occupano di aziende agricole è diventato operativo il RUCI (Registro unico dei controlli ispettivi a carico delle aziende agricole). Al 31 dicembre 2016 il RUCI conteneva i dati relativi a 312 mila controlli. Un buon successo ha avuto anche la diffida, ossia la possibilità per l’operatore di sanare entro 20 giorni senza spese aggiuntive le infrazioni punite solo con sanzione pecuniaria. Ha riguardato 3.217 produttori con un incremento del 26,6% anno su anno, apportando una importante riduzione del contenzioso e delle sanzioni.