Pane e pasta prodotti con biomasse

1990

La slovena Mlino Test ha scelto un impianto a biomassa Uniconfort e ha visto ridursi di un terzo la spesa energetica. Situata in centro città e raggiunta dalla rete di metano, l’azienda non ha scarti di produzione da bruciare. Ma si trova in mezzo a un distretto di segherie, i cui materiali di risulta possono essere usati come combustibile. Il calore utile per il riscaldamento e i processi di essiccazione e cottura del pane e della pasta è prodotto dall’impianto di cogenerazione Uniconfort sfruttando il carburante a disposizione (scarti legnosi con umidità al 50-60%): vapore saturo a 24 bar condotto al motore a vapore per la produzione di 450 kW elettrici. Il motore lavora in contropressione con vapore in uscita a circa 1,5 bar. Oltre al risparmio per l’uso di un combustibile più economico, l’azienda ottiene altri due benefici: vende l’energia elettrica prodotta in eccesso e si vede riconosciuti i certificati bianchi relativi alla mancata emissione di CO2 di origine fossile. Il sistema è stato dotato del Best Available Tecnologies in ambito di trattamento e filtrazione degli effluenti gassosi, ottenendo il riconoscimento delle autorità all’esercizio. L’impianto ha anche beneficiato di un contributo UE a fondo perduto di 200mila euro nell’ambito dei finanziamenti quadro destinati allo sviluppo. Un successo anche per le segherie, che anziché spendere per bruciare gli scarti e smaltirli ora li vendono.

 

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