Kiwi e pomodori a confronto durante la conservazione di IV gamma

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Nello studio sperimentale della tesi di laurea magistrale di Kiferle Claudia, della Facoltà di Agraria dell’Università Pisa, è stato analizzato il comportamento di due specie vegetali diverse, pomodoro e kiwi, sottoposte a sei diverse condizioni di conservazione: frutti integri o tagliati conservati a temperatura ambiente o a 4°C in vaschette virtualmente ermetiche o micro-forate, per tempi fino a 15 giorni, più frequentemente per una settimana.

Per valutare la perdita di consistenza dei tessuti è stato utilizzato la determinazione della perdita di elettroliti, mentre in fase di conservazione sono state misurate per via gas-cromatografica le concentrazioni di etilene e CO2 e, di conseguenza l’attività respiratoria.

Dai risultati ottenuti i frutti di pomodoro e kiwi hanno mostrato una diversa attività respiratoria e una diversa capacità di sintesi dell’etilene, entrambe diminuite dalla bassa temperatura. In particolare, il pomodoro respira maggiormente e produce più etilene del kiwi.

Il taglio invece, ha aumentato l’evoluzione della CO2 e dell’etilene dai campioni: questo effetto è stato più evidente nel kiwi, probabilmente perché nella fetta del kiwi si ha una maggiore superficie esposta all’azione del taglio rispetto a quanto avviene nel pomodoro. Nelle vaschette virtualmente ermetiche sono stati rilevati livelli di etilene e CO2 nettamente superiori rispetto a quelli delle vaschette micro-forate, indipendentemente dalla temperatura di conservazione.

Mentre a temperatura ambiente, i contenitori chiusi sembrano determinare una condizione di stress per i campioni, che reagiscono con un incremento della respirazione. A bassa temperatura, invece, la respirazione è maggiore nei campioni conservati nelle vaschette micro-forate e questo risultato sembra riconducibile alla minore concentrazione di CO2.