Cibus Tec 2019: crescita del 30% degli espositori e del 25% dell’area espositiva

1009

A 4 mesi dall’apertura Cibus Tec 2019 è praticamente sold out. Nel complesso 1.300 aziende (+ 30% rispetto la precedente edizione) che potranno attingere, anche grazie al supporto di ICE-Agenzia, al più grande programma Top Buyer di tutte le fiere FoodTec con oltre 3.000 operatori internazionali provenienti da 70 paesi. Hanno già aderito brand internazionali come Coca Cola, Dean Foods, Del Monte, Fonterra, Jbs, Kraft Heinz, Lactalis, Nadec, PepsiCo, Pinar, Schreiber Foods, Smithfield, Tiger Brands.

E poi l’Italia, che oggi vanta la leadership indiscussa nelle tecnologie alimentari rappresentando, il 32% della produzione dell’UE28 con una occupazione di circa 30 mila addetti che dal 2013 al 2017 è cresciuta di 1812 unità. Più di Germania (1217) e Francia (550). (fonte Prometeia)(1)

 Sono stati questi, in sintesi, i temi proposti nella conferenza stampa di presentazione di Cibus Tec, dal 2016 braccio operativo di KPE – Koeln Parma Exhibitions Srl tra le più importanti piattaforme globali dedicate alle tecnologie del Food & Beverage, che si svolgerà alle Fiere di Parma dal 22 al 25 ottobre. L’incontro con la stampa si è svolto ieri a Milano alla presenza di Thomas Rosolia, Presidente Koeln Parma Exhibitions Srl -Ceo Koelnmesse Srl, Antonio Cellie Ceo Koeln Parma Exhibitions Srl – Ceo Fiere di Parma SpA e Maria Ines Aronadio, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento Promozione del Made in Italy di ICE-Agenzia.

La 52a edizione di Cibus Tec nasce nel segno dell’internazionalizzazione. Saranno presenti in fiera 400 brand esteri del Food & Beverage provenienti da 25 nazioni con una crescita del 30% rispetto al 2016. Tra i Paesi più rappresentati la Germania. Seguono Paesi Bassi, Danimarca, Svizzera, Francia. Ben nutrite anche le partecipazioni di aziende provenienti da Cina, Usa e Turchia. Risultati importanti, ottenuti anche grazie all’alleanza strategica con Koelnmesse che consente a Cibus Tec di far parte, dal 2016, della più grande piattaforma mondiale permanente del meccano-alimentare.

Altro segno distintivo dell’edizione 2019 il sold out. A quattro mesi dall’apertura della manifestazione, l’area espositiva disponibile – che prevede un padiglione aggiuntivo rispetto la precedente edizione – è già praticamente occupata. Riconferme di espositori storici come Alpma, Bizerba, Cft, Gea, Goglio, Grasselli, Ilpra, Ima, Jbt, Multivac, Pfm, Risco, Sacmi, Treif ma anche new entry come: Arol, Colussi Ermes, Elopak, IPI/Flexlink (Gruppo Coesia), Krones, Ocme, Provisur, Smipack, Tecnopool e TNA solo per citarne alcuni.

Nel complesso 1300 espositori (nel 2016 erano 1000), le tecnologie per tutte le filiere dell’agroalimentare (Frutta e Vegetali, Latte e derivati, Carne e Prodotti Ittici, Piatti Pronti) e l’ingresso di un nuovo comparto: Prodotti da Forno e derivati dai Cereali, Snack e Prodotti Dolciari. Per la prima volta, negli 80 anni di storia del salone, un intero padiglione sarà dedicato alle soluzioni tecnologiche più innovative per Succhi, Latte, Acque, Soft Drinks, Birra, Liquori e Vino potendo contare sulla presenza di oltre 150 tra i principali fornitori italiani ed internazionali  tra cui Adue, CFT, Della Toffola, Krones e Sacmi. Nell’anno dei grandi appuntamenti internazionali, cresce del 20% la sezione Meat forte di un distretto, quello di Parma, che vanta 500 aziende alimentari di settore, e best practice esportate in tutto il mondo,

Infine, cambio di passo del comparto del packaging: dal confezionamento primario all’imballaggio, dal fine line alla logistica con una crescita dell’area del 40% rispetto alla precedente edizione. Tutti  i settori, tutte le tecnologie. Ad andare in scena a Fiere di Parma, insomma non sarà più semplicemente una “manifestazione” dedicata al processing ma una “piattaforma” tecnologica completa e unica sul mercato. Per aiutare l’export delle aziende italiane Cibus Tec organizzerà il più grande Top Buyer Program di tutte le fiere FoodTec che porterà a Parma più di 3.000 operatori internazionali prevenenti da 70 Paesi, e due iniziative speciali relative ad India e Africa.

L’India è il 2° produttore mondiale di prodotti agricoli dopo la Cina ed il 6° mercato alimentare a livello mondiale. Tuttavia in India gli sprechi lungo la catena agroalimentare sfiorano il 40% rispetto alla produzione primaria. ICE-Agenzia, in partnership con le Confindustrie Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, ha avviato l’iniziativa “India Educational & Business Program”. Un progetto di azioni e servizi mirati allo sviluppo di accordi in India, rivolto alle imprese manifatturiere italiane della filiera agroindustriale e del food processing. In tale contesto, l’appuntamento di Parma è stato scelto quale piattaforma per incontri B2B fra le più importanti aziende Food & Beverage indiane e gli espositori di Cibus Tec.

In Africa le previsioni di crescita sono di un +5% del Pil all’anno. Entro il 2030 il Pil africano sarà il 5% del Pil mondiale (fonte: African Development Bank). In questo contesto, un ruolo importante lo gioca il settore frutta e vegetali, chiave di crescita economica dell’Africa. E’ da queste premesse che nasce il progetto Lab Innova, promosso da ICE-Agenzia, che intende contribuire a sviluppare la collaborazione tra imprese UE28-Africa, puntando sul trasferimento tecnologico. Il programma coinvolge Etiopia, Mozambico, Uganda, Tanzania ed Angola e offrirà incontri B2B proprio in occasione di Cibus Tec.

L’ Italia, in effetti, vanta oggi la leadership indiscussa nelle tecnologie alimentari con 7.3 miliardi di euro di fatturato e una una produzione che rappresenta il 32% della produzione dell’UE28. Seguono sul podio  la Germania con 5.9 miliardi di euro (25% del totale produzione UE28) e  Francia con 1.8 miliardi (8%). (fonte Prometeia)(1) Un settore poco noto al grande pubblico – c.d hidden champion –  ma che incarna il meglio della manifattura Made in Italy: leadership di nicchia, produzioni ad alto valore aggiunto, e forte propensione all’export.

Nel 2017 l’export italiano si collocava sul podio dei principali esportatori in molti comparti del tecno-alimentare: apparecchi per preparazione di bevande e cibi caldi (924 mln di export), macchine, apparecchi e strumenti per prodotti da forno (777 mln), macchine per la lavorazione frutta e ortaggi (141 mln), macchine e apparecchi per lavorazione di oli e grassi (113) e macchine per il vino (74 mln).

Nel 2018, pur avendo perso la leadership assoluta in tre settori, con una quota di mercato del 16.1% (2), l’Italia si colloca ancora saldamente al primo posto tra i principali esportatori mondiali. Rispetto a dieci anni prima, il valore delle vendite estere di macchine per alimentare  e bevande è cresciuto del 63%, arrivando nel 2018 a superare la soglia record dei 4 miliardi di euro.

A Cibus Tec, le innovazioni proposte strizzeranno l’occhio al futuro, assecondando la necessità di produzioni sempre più sostenibili, per offrire al consumatore prodotti nutrienti e soprattutto caratterizzati da elevati standard di sicurezza. E’ in tale ottica che sarà ospitato l’IBS – International Biofilm Summit. La più importante conferenza mondiale dedicata alle problematiche da biofilm nell’industria alimentare. Nel mondo ogni anno, più di un miliardo di tonnellate di cibo è sprecato proprio a causa delle contaminazioni.

Va invece nella direzione dell’innovazione tecnologica, il Cibus Tec Industry, il progetto che riprodurrà in fiera 4 linee altamente automatizzate e funzionanti dedicate al settore caseario, delle carni, dei piatti pronti e dei prodotti da forno. Linee di produzione a ciclo completo dalla materia prima, al prodotto finito fino a soluzioni avanzate di stoccaggio.

Altri eventi in agenda sono: Il Tomato Day, in collaborazione con Amitom e WPTC, Logisticamente On Food 2019 realizzato con Logisticamente, DIU Design for Intended Use For Food Packaging Showcases organizzato da Netherlands Packaging Center, e gli innovativi workshops organizzati da EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group) e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari.

(1) Una stima per difetto che non tiene conto delle imprese produttrici di tecnologie per il confezionamento e l’imballaggio (1100 imprese per 4.3 miliardi di fatturato) che destinano una quota importante dei loro prodotti proprio all’industria alimentare

I dati di Prometeia di export e di produzione tengono conto anche del settore tabacchi.