La Commissione Europea è giunta all’elaborazione del Regolamento 232/2012 con il contributo del gruppo di esperti scientifici di additivi alimentari ANS dell’Efsa che ha iniziato a riesaminare tutti i coloranti alimentari ammessi (nel complesso 45), di cui sei in via prioritaria poiché la loro sicurezza d’impiego aveva sollevato alcuni timori. In questo senso, è stata messa a punto una nuova guida per la presentazione di richieste di autorizzazione per additivi alimentari, che rispecchia i progressi scientifici e i più recenti principi di valutazione del rischio. Nella Ue l’Efsa valuta la sicurezza degli additivi prima che diventino oggetto di normative da parte della Commissione europea per un’eventuale autorizzazione alla commercializzazione.
Ai sensi della legislazione UE infatti, chi richiede detta autorizzazione, ha l’obbligo di fornire le informazioni e i dati necessari a dimostrazione della sicurezza dell’attivo secondo i requisiti espressi dall’Efsa. La guida adottata dal gruppo di esperti ANS a giugno2012 hasostituito il documento orientativo stabilito originariamente nel 2001 dal disciolto comitato scientifico per l’alimentazione umana dell’UE e convalidato dai gruppi di esperti scientifici dell’Efsa per l’utilizzo nella loro valutazione del rischio. E’ stata infatti ritenuta necessaria una nuova guida che rispecchiasse i progressi scientifici e i dieci anni di esperienza nell’applicazione delle linee guida esistenti. Il documento introduce un nuovo approccio a più livelli alla valutazione del rischio derivante dagli additivi alimentari, che guiderà i richiedenti nella definizione delle rispettive strategie di sperimentazione tossicologica con decisioni fondate sulla valutazione scientifica dei risultati. Nel definire dei requisiti per gradi e rispecchiare le cognizioni attuali, la guida aiuta a generare i dati necessari a dimostrare un elevato livello di sicurezza per i consumatori. Inoltre, l’applicazione della guida può comportare la riduzione e l’affinamento di esperimenti sugli animali, a vantaggio del loro benessere. In relazione agli studi tossicologici da condurre, sono stati introdotti importanti cambiamenti nei requisiti per i test di genotossicità, tossicità, cancerogenicità e tossicità riproduttiva. Inoltre, da settembre 2012 sul sito web dell’Efsa è disponibile uno strumento di valutazione dell’esposizione, sviluppato specificatamente dall’Efsa, che aiuta i richiedenti nel calcolo delle stime dell’esposizione all’additivo alimentare e favorisce la presentazione armonizzata dei relativi dati.
Le principali conclusioni dell’Efsa
Una volta esaminate tutte le prove disponibili, il gruppo ANS ha deciso di ridurre la dose giornaliera accettabile (DGA) per tre dei sei coloranti, cioè giallo crinolina (E104), giallo arancio S (E110) e rosso cocciniglia A (E124) in quanto l’esposizione a questi coloranti, o il loro consumo, potrebbe superare le nuove DGA per adulti e bambini. Il gruppo ANS non ha invece variato le DGA esistenti per gli altri tre coloranti che ha valutato, cioè tartrazina (E102), azorubina/carmoisina (E122) e rosso allura AC (E129). Il gruppo ANS è giunto, infatti, alla conclusione che solo alcuni bambini che consumano grandi quantità di alimenti e bevande contenenti azorubina/carmoisina e rosso allura AC potrebbero superare le DGA previste per questi coloranti. Per cinque dei sei coloranti /giallo crinolina, giallo arancio S, rosso cocciniglia A, azorubina/carmoisina e rosso allura AC, il gruppo ANS ha concluso che le prove attualmente a disposizione non stabiliscono un nesso causale tra i singoli coloranti e le reazioni di intolleranza, come per esempio irritazione della cute o nasali. Il gruppo ha inoltre osservato che la tetrazina può causare reazioni legate a intolleranza in una piccola parte della popolazione. Per tutti i sei coloranti, gli esperti sono giunti alla conclusione che le prove attualmente disponibili non provano un nesso causale tra i singoli coloranti e possibili effetti sul comportamento.