Utilizzo di nanoparticelle per prolungare la shelf-life di prodotti ortofrutticoli pronti all’uso

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Scopo del presente lavoro è stato quello di testare l’attività antimicrobica di differenti nanoparticelle d’argento su microrganismi responsabili della contaminazione di prodotti ortofrutticoli. Per prima cosa, tali microrganismi sono stati isolati a partire da un’ampia varietà di alimenti come fragole, kiwi, uva, fagioli verdi, asparagi, pomodori, broccoli e carciofi. Successivamente, l’attività antimicrobica di un complesso argento-montmorrillonite (Ag-MMT) è stata testata utilizzando le nanoparticelle tal quali od incluse in differenti matrici polimeriche (agar, zeina e policaprolattone). L’autore evidenzia che tra i microrganismi isolati dai prodotti ortofrutticoli Pseudomonas spp. è risultato il gruppo batterico più abbondante, seguito da Aeromonas spp., lieviti, Bacillus spp., Acinetobacter spp. ed Erwinia spp. Inoltre, è stato osservato che le nanoparticelle sono caratterizzate da una significativa attività antimicrobica sia nel caso di un loro utilizzo diretto, sia nel caso di una loro inclusione in agar (per evitare il contatto diretto con i prodotti). Al contrario, i campioni inseriti nelle matrici di zeina e di policaprolattone non si sono dimostrati in grado di inibire alcuna crescita microbica, probabilmente a causa della scarsa tendenza idrofila delle matrici stesse. Concludendo, test effettuati utilizzando il complesso Ag-MMT come rivestimento edibile di carote dimostrano che la presenza delle nanoparticelle è in grado di estendere la shelf-life del prodotto fino a 7 volte quella dei campioni di controllo.

Bibliografia

C. Costa, 16th Workshop on the Developments in the Italian PhD Research on Food Science Technology and Biotechnology, Lodi, 21-23, September, 2011, 53-57