Mercato mondiale del senza glutine in crescita del 19%, Dr. Schär prima nei maggiori Paesi

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Ladurner, Berger e Cerne

In un mercato mondiale del gluten-free in crescita del 19%, le quote di mercato collocano il Gruppo Dr. Schär al primo posto nei maggiori paesi. Per il futuro l’azienda ripone grosse aspettative negli Stati Uniti, dove ha anche aperto nel 2012 uno stabilimento, e punta ad espandersi a livello globale (Africa, Sud America, Australia e India). In Italia la distribuzione si sta spostando verso i canali Gdo (+17% nel 2013) con cui Dr Schär collabora. E la nuova sezione ‘medical division’ si occupa di alimentazione specializzata per pazienti che soffrono di varie malattie metaboliche. Questi sono alcuni dei temi toccati durante il convegno tenutosi a Trieste in occasione del 10° anniversario del R&D Centre Dr Schär basato presso l’area Science Park di Trieste, principale Parco scientifico e Tecnologico multisettoriale in Italia.

Mercato internazionale del senza glutine: dove si colloca Dr. Schär e quali sviluppi per il futuro

Hannes Berger, amministratore delegato di Dr. Schär

In un mercato mondiale del senza glutine in crescita del 19% (inteso come somma di Paesi che hanno una maggiore rilevanza in quest’area), le quote di mercato collocano Dr. Schär al primo posto nei maggiori Paesi Europei. Ad esempio, in Italia la quota è del 50% sul totale gluten-free, e in Germania si sfiora addirittura il 70%. Dr. Schär si mantiene in una buona posizione anche in mercati più difficili come quello inglese, che è altamente competitivo. “Attualmente il mercato europeo del senza glutine si muove su 3 velocità – spiega Hannes Berger, amministratore delegato di Dr. Schär – Lo scenario è composito con paesi in cui il mercato è più maturo e la cultura del senza glutine è radicata, come Italia e Inghilterra e ultimamente anche Spagna, ad altri dove l’incidenza delle diagnosi di celiachia è inferiore, ma l’awareness è in crescita come la Germania e la Francia, fino alle aree dell’Europa orientale (Polonia, Ucraina, fino alla Russia) dove il  potere d’acquisto è più basso, e ancora scarsa è la consapevolezza della celiachia”.
Per il futuro il Gruppo Dr. Schär ripone grosse aspettative negli Stati Uniti, un mercato vastissimo che ha visto una notevole crescita nell’ultimo anno (+35%), e dove Dr. Schär nel 2012 ha aperto uno stabilimento nel New Jersey, nei pressi di Philadelphia. Qui l’obiettivo ovviamente sarà quello di espandersi il più possibile in un tempo relativamente breve. Tuttavia le strategie del Gruppo Dr. Schär rispetto all’internazionalizzazione, non si limitano agli Usa, è in corso anche un’espansione ai mercati esteri tra i più vari, dal Nord Africa, all’India, al Sud Africa, all’Australia, fino a Paesi emergenti del Sud America come l’Argentina.

Nei prossimi anni il Gruppo Dr. Schär  continuerà a puntare sull’innovazione e lo farà investendo nella ricerca a tutto tondo, una ricerca che va dall’indagine sulle esigenze del consumatore, all’agronomia, fino allo sviluppo di tecniche ‘ad hoc’ per la lavorazione di nuove materie prime. “Esportiamo ricerca all’estero ormai da anni e con successo. Nel 1990 siamo usciti dall’Italia e oggi la nostra grande forza è nel mercato europeo, nel 2008 siamo usciti dall’Europa con una rete di vendita negli Stati Uniti, dove nel 2012 abbiamo aperto un nostro stabilimento produttivo”, sottolinea Ladurner, che ha visto il fatturato dell’azienda passare dai 22 milioni nel 2002 agli oltre 200 milioni del 2013. Negli ultimi 2 anni, con la divisione ‘medical nutrition’ la ricerca Dr. Schär si è ulteriormente diversificata, con lo sviluppo di alimenti destinati a chi soffre di malattie metaboliche legate all’assunzione di proteine, e a chi soffre di disturbi renali, “Siamo entrati in nuovo mercato che si occupa di una serie di nuovi prodotti a basso contenuto di proteine per persone che soffrono di malattie metaboliche” – afferma Hannes Berger, amministratore delegato Dr. Schär. “Abbiamo altri assi nella manica che non vogliamo svelare qui, se ne riparlerà tra 3 anni”, conclude Ladurner.