Ribadita la liceità della doggy bag

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IAH00114F02.tif

La sentenza N°29942 della Corte di Cassazione ha ribadito la liceità della “doggy bag”, ossia la possibilità di portare via i resti di un pasto non del tutto consumato al ristorante. La sentenza sostiene che al cliente deve essere riconosciuto come proprio anche il pasto acquistato e non consumato, con relativo diritto all’asporto. Considerando legittimo il diritto di critica riferito a cibi solidi o liquidi, la Corte di Cassazione, ha giustificato l’atteggiamento aggressivo di un avventore che, in risposta alla richiesta di un albergatore del Trentino di non riempire la borraccia con l’acqua avanzata e regolarmente pagata entro un più ampio servizio di ristorazione, aveva ecceduto con ingiurie e diffamazione definendo il servizio “uno schifo” ed era stato denunciato dall’albergatore.