I probiotici giovano al fegato

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L’assunzione di probiotici potrebbe essere utile e protettiva nella steatosi epatica non alcolica (NAFLD): a confermare quest’ipotesi è una ricerca condotta su animali di laboratorio che propone l’utilizzo dei probiotici in quanto possono contenere antigeni batterici che modulano direttamente le funzioni effettrici delle cellule NKT (linfociti T Natural Killer). Questi linfociti sono coinvolti nella patogenesi della NAFLD, secondo studi precedenti degli stessi autori, e quindi l’effetto benefico della somministrazione di probiotici potrebbe essere altrettanto importante per i pazienti in sovrappeso o obesi con NAFLD. In particolare, i topi ricevevano una dieta ricca di grassi per indurre la steatosi e alcuni di questi animali hanno anche ricevuto diverse dosi di un mix di probiotici o un singolo ceppo probiotico (Bifidobacterium infantis) o antibiotici. Gli autori concludono ritenendo che i probiotici utilizzati possano avere un effetto positivo sulla microflora intestinale che invece, risulta alterata nei soggetti con steatosi epatica non alcolica.

Bibliografia

www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24400795 Immunology. 2014 Feb;141(2):203-10. doi: 10.1111/imm.12180. Probiotic antigens stimulate hepatic natural killer T cells.