Rese note le linee di indirizzo della nuova legislazione agro-alimentare cinese

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La Cina ha più di 200 milioni di aziende agricole, 400 mila aziende alimentari, 3 milioni di operatori nel settore food e svariati milioni di punti vendita di cibo. Questi numeri rendono difficile un capillare monitoraggio in termini di buone pratiche igieniche e di sicurezza alimentare. In una recente dichiarazione il Presidente cinese ha inserito tra le priorità 2015 un aggiornamento della legislazione agroalimentare in funzione di un maggior affidamento alla produzione agricola interna per combattere la malnutrizione e migliorare la salute della popolazione. Le politiche finora impostate hanno portato ad un notevole incremento dei raccolti: dal 1971 la produzione dei cereali è cresciuta di 98 volte, quella dell’olio di 6, quella di frutta di 37, quella della carne è cresciuta dell’86% e quella delle uova del 46%.  Altissimo il prezzo pagato in termini di impatto ambientale: i residui di fertilizzanti e pesticidi per ettaro superano di gran lunga la media riscontrata del resto del mondo. Tuttora in Cina si sfruttano a fini agricoli 3,33 milioni di ettari di terreno contaminato, con conseguente rischio per la sicurezza alimentare. Nel 2015 saranno emanate norme a favore di un’agricoltura più sostenibile e di una maggiore sicurezza alimentare. Le nuove politiche agricole verteranno su innovazione e razionalizzazione della gestione delle imprese. In Cina ci sono 870 mila imprese agricole a conduzione familiare con una media di 13 ettari ciascuna; ci sono inoltre 1,1 milioni di cooperative. La nuova norma comprenderà una riforma agraria, la semplificazione delle procedure di conferma e registrazione della vendita e degli affitti dei terreni agricoli ed obbligherà chi lascia la campagna per la città a trasferire i propri diritti sui terreni agli agricoltori locali. Saranno implementati diversi servizi per gli agricoltori volti a migliorare formazione, tecnologie, acquisti, vendite, reperimento di capitali e macchine. Saranno incrementate la ricerca scientifica e tecnologica nei settori agricolo ed alimentare, sarà aumentata la tutela dei diritti di proprietà intellettuale in agricoltura, ci sarà un sistema di incentivi all’ innovazione. Saranno effettuate mirate analisi del rischio ambientale, strategie per un utilizzo più efficiente dell’acqua, prevenzione della desertificazione, reimpianti di boschi e foreste. Saranno intensificati i controlli e definite meglio le responsabilità di governo centrale e locale.  La Cina utilizzerà l’esperienza delle multinazionali per aiutare le proprie aziende a migliorare.