Nell’ambito delle azioni mirate alla sostenibilità ambientale delle attività economiche e alla riduzione del consumo di energia e di risorse, la Commissione Europea ha adottato alcune nuove proposte che ne rinforzano l’impegno sul tema della gestione dei rifiuti e fissano, per il futuro, obiettivi di riciclaggio più ambiziosi. Con questa decisione i paesi membri si impegnano a ridurre i rifiuti alimentari e marini e a riciclare, entro il 2030, almeno il 70% dei rifiuti urbani e l’80% degli imballaggi. Nel prossimo decennio, inoltre, dovranno essere attivate le procedure necessarie per impedire che i rifiuti riciclabili vengano collocati in discarica. Le misure adottate rientrano in un ambizioso piano della Commissione per la transizione da un’economia europea lineare ad una “circolare”. In questa visione i prodotti non terminano il loro ciclo al termine dell’utilizzo ma vengono riparati, riutilizzati o riciclati, rientrando nuovamente nel circolo economico. Il ciclo produttivo dei materiali viene così prolungato risparmiando energia e materie prime e rendendo più efficiente il sistema, con un potenziale vantaggio competitivo per l’economia europea. La Commissione stima, inoltre, che il raggiungimento di questi obiettivi porterà alla creazione di 580mila posti di lavoro nel settore della gestione dei rifiuti.