Uno spunto dalla cucina orientale per contrastare l’insorgenza di alcune malattie

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Cortesia 663highland
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Sono le antenate di tutti i vegetali, ma nonostante ciò godono di pochissimo successo sulle tavole occidentali. Le alghe, però, sono ricche di minerali, di proteine e di amminoacidi essenziali, sono molto ricche di fibre e povere di grassi. Secondo alcuni studi, la bassa incidenza di alcuni tipi di tumori nelle popolazioni orientali, in particolare nei giapponesi, sarebbe proprio da imputare al gran consumo di alghe. Infatti, i principi attivi dotati di questa proprietà sarebbero le fucoxantine e il fucoidano. Quest’ultimo indurrebbe l’apoptosi, ovvero la morte programmata delle cellule maligne. Inoltre, altri studi hanno dimostrato che è in grado di stimolare la risposta immunitaria contro i tumori. Le fucoxantine, invece, sono pigmenti gialli che contribuiscono al colore intenso delle alghe e sono simili ad altri pigmenti della famiglia dei carotenoidi, come il betacarotene e il licopene. In studi di laboratorio che hanno confrontato l’attività anticancro delle fucoxantine con quella di altri carotenoidi, le prime si sono rivelate decisamente più efficaci. Certo, alimentarsi con le alghe non è facile per chi non è abituato al loro sapore, ma basta cominciare con piccole dosi, come quelle contenute nel sushi, i famosi rotolini di riso e pesce che compongono una delle specialità della cucina giapponese più apprezzate in Italia.