Secondo lo studio EEMR 2014 (Energy Efficiency Market Report), appena pubblicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), il mercato legato all’efficienza energetica ha oltrepassato nel 2012 la soglia dei 300 miliardi di dollari ed è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Questo valore, sottolinea il documento, supera gli investimenti nelle fonti rinnovabili ed è pari alla metà di quelli destinati a petrolio e gas. Il mercato dell’efficienza energetica ha dunque smesso di rappresentare una nicchia e può ora contare su un mercato finanziario consolidato e su consistenti contributi di natura pubblica: la sola Germania ha investito nel 2013 ben 16 miliardi di euro su questo tema e altri 2 miliardi sono stati impegnati dalla BEI (Banca d’Investimento Europea) per finanziare interventi in vari paesi UE. L’IEA ha anche calcolato il risparmio totale accumulato dagli anni 70 ad oggi dagli undici paesi membri per i quali sono disponibili i dati (Australia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti). Si tratta di oltre 15 milioni di TWh, pari a circa 1300 milioni di tonnellate di petrolio (Mtoe), vale a dire più del consumo complessivo di tutte le fonti di energia registrato nell’anno 2011 per l’intera Unione Europea. Questo si traduce anche in un risparmio di quasi 750 miliardi di dollari.