Genomica per valutare il colore e la presenza di cadmio nella pasta

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Le opportunità offerte dalla genomica per migliorare la produttività del frumento e la sua qualità sono molteplici. Poiché Il dna regola tutte le funzioni necessarie per completare il ciclo di ogni essere vivente, l’informazione fornita dal sequenziamento del genoma diverrà sempre più determinante e strategica per l’innovazione varietale basata su approcci genomici. Due interessanti esempi relativi all’applicazione della genomica per migliorare la qualità e la sicurezza della pasta sono forniti dal colore della semola, caratteristica particolarmente apprezzata dal consumatore, e dal contenuto in cadmio, metallo nocivo alla salute se ingerito in quantità eccessiva e presente in elevata quantità nei suoli del Canada, paese da cui importiamo notevoli quantità di frumento duro. In entrambi i casi sono stati clonati i geni che controllano queste caratteristiche e si applica la Mas (marker-assisted selection), metodica sempre più utilizzata nei settori pubblico e privato per migliorare le caratteristiche delle varietà commercializzate, con lo scopo di selezionare piante che assorbono poco cadmio e con semola ricca dei pigmenti (carotenoidi) richiesti per produrre pasta di colore giallo, più apprezzata dai consumatori. Il settore in cui si ricorre più frequentemente alla Mas è quello della resistenza alle malattie dove decine di marcatori sono già utilizzati di routine per la selezione. E’ invece ancora in fase sperimentale l’identificazione di marcatori utili per applicare la Mas ad altre caratteristiche come l’architettura e la dimensione della radice radicale, l’assorbimento dell’azoto e le componenti che condizionano la resa.