La fragola coltivata (Fragaria x ananassa) è un ibrido interspecifico ottenuto in Francia nella seconda metà del ’700 dall’incrocio avvenuto casualmente tra due specie spontanee del continente americano: Fragaria chiloensis e Fragaria virginiana. Nel presente lavoro, attraverso una specifica attività di breeding, si è inteso inserire nel genotipo F. x ananassa alcuni caratteri presenti in F. chiloensis, quali la tolleranza a oidio e a vaiolature fogliari e la resistenza a stress provocati da carenza idrica e salinità dell’acqua di irrigazione. Dopo quattro generazioni di re-incrocio con varietà di F. x ananassa si sono ottenute alcune selezioni che, nelle condizioni di campo in Valle Padana, hanno mostrato tolleranza a oidio e vaiolature unita ad interessanti caratteristiche qualitative dei frutti. In particolare, si sono distinte due selezioni. La prima, denominata 05.054.05, si è contraddistinta per la dolcezza del frutto (8 °Brix, inferiore ad 11.7 °Brix di F. chiloensis, ma superiore a 6.4 °Brix di Alba) e per il peso medio del frutto di circa 25 g (-14% rispetto a quello di Alba, ma 3.5 volte più alto dei frutti della specie selvatica). Il contenuto di acido ascorbico (69 mg/100 g) è risultato più alto sia di quello rilevato sui frutti di Alba, sia su quello di F. chiloensis. La seconda, denominata 07.036.03, si è caratterizzata per i frutti dolci (8.7 °Brix), con una consistenza della polpa (445 g) simile a quella della varietà Alba (448 g) e più alta di quella dei frutti di F. chiloensis (268 g). Infine, il contenuto di acido ascorbico (52 mg/100 g) è risultato superiore solo a quello di Alba.
Bibliografia
G. Baruzzi et al., X Convegno Nazionale sulla Biodiversità, Roma, 3-5 Settembre 2014, 93