Eritriolo (E 968) è un poliolo a 4 atomi di carbonio, è ben tollerato, è autorizzato come additivo alimentare e come tale citato nell’ All. II del Reg. 1333/2008/UE nei gruppi I e IV. Il gruppo I comprende le sostanze usate a fini diversi dal dolcificare, mentre il gruppo IV comprende i dolcificanti impiegati in prodotti a basso contenuto calorico. Il gruppo di lavoro di EFSA sugli additivi alimentari ha confermato la sicurezza d’uso dell’eritriolo (E968) negli alimenti solidi e la facoltà di utilizzarlo fino ad un massimo dell’1,6% (16 g/litro) come miglioratore del sapore in alcune bevande analcoliche, la nuova categoria dei prodotti coinvolta è la 14.1.4 “Bevande aromatizzate”. Nel 1999, il JECFA (Joint Food and Agriculture Organization of the United Nations/World Health Organization Expert Committee on Food Additives) l’aveva dichiarato sicuro e ne aveva concesso l’uso quantum satis. Nel 2003 SCF, (Scientific Committee on Food UE) era giunto alla medesima conclusione per il suo impiego negli alimenti solidi, ma ne aveva escluso l’uso nelle bevande, perché ingerendole sarebbe stato facile superare la dose oltre la quale la sostanza ha effetti lassativi, soprattutto nei bambini. Ora EFSA ne consente l’uso fino al 1,6% nelle bevande analcoliche, basandosi su uno studio che ha dimostrato come a questa concentrazione non ci siano effetti lassativi evidenti. Il test è stato condotto a doppio cieco su 128 bambini di età compresa tra 4 e 6 anni trattati per 27 mesi con tre differenti dosi, rispettivamente: 5, 15 e 25 g/ litro e con un placebo a base di saccarosio e maltodestrina. A concentrazioni di 25 g/litro si manifestava una maggiore incidenza di diarrea e di sintomi gastro-intestinali rispetto al consumo del placebo. L’ingestione di 15 g/litro non aveva effetti avversi. L’età sembra non influenzare la sensibilità alla sostanza; assorbimento ed escrezione sono pressoché identici in bambini ed adulti. L’eritriolo è assorbito rapidamente, il picco nel plasma si raggiunge entro due ore dall’ingestione e l’eliminazione avviene con le urine entro 24 ore.