Gli antiossidanti, come ad esempio i polifenoli del maqui o il resveratrolo dell’uva rossa sono sostanze fondamentali per la vita in quanto attivano gli enzimi che a loro volta attivano l’ossidazione dei lipidi e quindi l’aumento di produzione di energia attraverso i grassi. Recenti studi scientifici hanno dimostrato che alti livelli di delfinidine, i super polifenoli presenti nel maqui, stimolano notevolmente l’enzima della vita, ossia quell’interruttore metabolico presente in ogni cellula che aumenta la produzione di energia chimica fornita dalle calorie alimentari, e al contempo rallenta il processo d’invecchiamento. I nostri antenati non sempre avevano a disposizione cibo e per questo passavano da periodi di abbondanza a quelli di restrizione. La sopravvivenza era appunto data dalla capacità dell’organismo di consumare grassi per produrre energia. Nei secoli però l’uomo ha aumentato il consumo di carboidrati raffinati e diminuito il consumo di antiossidanti, presenti nella frutta e nella verdura, e delle proteine magre; così facendo il meccanismo perfetto di produzione dell’energia che partiva dal consumo dei grassi, si è un po’ “oscurato”. Le conseguenze sono state il progredire delle malattie e dei processi infiammatori causati dal cibo o meglio da un’alimentazione non perfettamente bilanciata. Mangiamo di più e produciamo quindi più radicali liberi e quindi invecchiamo di più. Occorrerebbe mangiare meno cibo per riattivare quel meccanismo di produzione dell’energia a partire dai grassi.