I primi passi verso “l’Unione Energetica” europea

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Entro la fine dell’anno, l’Unione Europea dovrà aver concluso la preparazione del dossier relativo all’Unione energetica, la strategia che dovrebbe condurre l’Europa verso l’unificazione delle politiche energetiche degli stati membri. Obiettivo principale del piano è ridurre la dipendenza dal gas russo sviluppando fonti alternative, in primis quelle rinnovabili: decarbonizzazione ed efficienza energetica giocheranno, in questo senso, un ruolo fondamentale. Un ulteriore risultato previsto è la diminuzione del 20% del costo dell’energia la cui attuale rilevanza ostacola la competitività dell’UE, soprattutto nei confronti degli USA. Si tratta, naturalmente, di una strategia che richiederà molti anni per essere completata e resa operativa dato che ognuno degli stati membri si avvale di un differente mix energetico e, in osservanza al trattato di Lisbona, gestisce autonomamente la propria produzione energetica. Le principali difficoltà, spiega Marek Grobarczyk, l’eurodeputato polacco incaricato di stilare il documento base, risiedono nella fatto che, attualmente, la produzione energetica si basa soprattutto sul carbone e una modifica totale a livello europeo richiederà molti anni e molte risorse.