Materiali rilevabili al metal detector

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TECAMID® 6 ID blue è uno dei quattro materiali detectabili incluso nella gamma di materiali semilavorati Ensinger
TECAMID® 6 ID blue è uno dei quattro materiali detectabili incluso nella gamma di materiali semilavorati Ensinger

E’ di questi giorni la notizia del richiamo alimentare più importante degli ultimi anni in quanto coinvolge 55 paesi – Italia compresa – e riguarda milioni di snack prodotti in Olanda, a causa di un pezzetto di plastica trovato in una delle barrette al cioccolato più conosciute e diffuse nel mondo prodotte da una grande multinazionale. Un frammento di plastica che risulta estremamente pericoloso in quanto potrebbe causare gravi danni al consumatore con rischio di soffocamento oppure sanguinamento del cavo orale o della faringe. Nonostante il problema sia stato riscontrato solo su un prodotto, l’azienda ha dovuto procedere al richiamo di milioni di snack, accollandosi così un danno economico e di immagine enorme, portando altresì alla ribalta con urgenza il tema della sicurezza alimentare. Un’istanza che Ensinger ha fatto propria da tempo. “Il rilevamento di corpi estranei durante le fasi di lavorazione e confezionamento degli alimenti gioca un ruolo fondamentale nel garantire sicurezza e qualità, evitando la contaminazione del prodotto. Per rispondere a tali esigenze noi proponiamo la gamma di semilavorati TECAFORM® AH ID blue, dedicati in specifico all’industria alimentare,” spiega Paolo Senatore Responsabile dei prodotti semilavorati di Ensinger Italia. Come gli altri materiali della linea “ID”, questa resina acetalica viene prodotta aggiungendo additivi detectabili in modo che, in caso di rottura di un componente realizzato con questo materiale durante la produzione degli alimenti, ogni frammento possa essere identificato rapidamente tramite un metal detector standard, spesso già presente in linea. La colorazione blu del materiale, inoltre, è stata predisposta per facilitare il rilevamento ottico da parte dell’operatore o della telecamera, qualunque sia il tipo di alimento in cui il frammento è immerso. La gamma della serie “ID” – disponibile in barre e lastre in un’ampia gamma di formati – si articola con alcune varianti in modo da rispondere a diverse esigenze applicative:
TECAPEEK® ID blue possiede la resistenza meccanica più elevata, offre un’eccellente resistenza chimica ed è in grado di sopportare elevate temperature di esercizio.
TECAFORM® AH ID, il prodotto più affermato e diffuso sul mercato, garantisce elevata stabilità dimensionale e lavorabilità, caratteristiche necessarie per realizzare componenti di precisione. L’elevata resistenza ai sanificanti e il basso assorbimento di umidità rendono questo materiale ideale per applicazioni ad ampio raggio nel settore alimentare.
TECAMID® 6 ID blue si caratterizza per una tenacia molto elevata che riduce ulteriormente i rischi di rottura fragile dei componenti.
TECAFINE® PE 90 ID blue, eccezionale resistenza all’usura per applicazioni di strisciamento anche a basse temperature
Tutti i semilavorati della serie ID sono conformi ai rigidi requisiti dell’industria alimentare e sono sottoposti ai test di migrazione previsti dal Reg. UE 10/2011. Le materie prime utilizzate soddisfano anche i requisiti della normativa FDA. “I componenti di impianti e attrezzature utilizzati per produrre e imballare alimenti che possono essere sostituiti con i materiali plastici della serie “ID” sono parecchi, così come i campi di applicazione: dall’industria casearia, alla lavorazione delle carni, fino al settore dolciario e della panificazione. In ognuno di questi ambiti, la maggiore sicurezza e la riduzione di peso derivante dall’uso di questi materiali equivale a un risparmio tangibile di energia e costi,” ha concluso Senatore.

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