Packaging, un settore in crescita

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La domanda mondiale di macchine per il packaging crescerà del 5,4% l’anno nel triennio 2016/2018. Lo dicono le previsioni Ucima, dopo aver scandagliato il mercato mondiale per aree geografiche, tipo di macchine e settori di mercato

Secondo i dati previsionali del Centro Studi Ucima, la domanda mondiale di macchine per il confezionamento e l’imballaggio subirà un notevole incremento nel prossimo triennio. Da questo studio dettagliato (Il Cubo), il più completo disponibile, ogni azienda operante nel settore packaging sarà in grado di fare le sue previsioni triennali “su misura” sulla domanda di macchine per il confezionamento e l’imballaggio. Secondo l’associazione che riunisce e rappresenta i costruttori italiani di macchine più rappresentativi del territorio, alla fine del prossimo triennio il valore del mercato mondiale raggiungerà un valore di 42,7 miliardi di euro, con una crescita annua stimata del 5,4%. Lo studio “Il Cubo” può essere acquistato dalle aziende e personalizzato in base alle varie specificità produttive e commerciali.

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Segnali positivi dal food&beverage

A trainare la crescita, la domanda proveniente da Asia (+7,8%) e Africa-Oceania (+7,4%), seguita da quella proveniente dall’America latina (+5,8%). Molteplici i settori di sbocco, con crescite maggiori da registrare globalmente sulle macchine per l’industria alimentare (+5,6%), cosmetica (+5,9%) e chimica (+5,9%). In valori assoluti, invece, la parte del leone la farà il comparto del beverage, che resterà il principale settore generando il 31,7% della domanda totale, pari a un valore assoluto a 13,5 miliardi di euro, A seguire il food con il 31,4%, pari a 13,4 miliardi di euro. La domanda per tipologie di macchine riflette solo in parte quella per settore cliente, secondo lo studio Ucima. Sono infatti le macchine avvolgitrici a far registrare gli incrementi percentuali maggiori nel triennio (+6,2%), assieme a riempitrici (+5,6%) ed etichettatrici (+5,3%).

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In crescita l’export italiano

L’Unione europea crescerà del 2,6% fino a un valore complessivo di mercato pari a 10,9 miliardi di euro grazie alle macchine per l’industria cosmetica, in crescita del 3,7%, per il food (+3,3%) e l’industria chimica (+2,9%). In particolare per l’Italia, l’export di macchinari aumenterà in media con la crescita mondiale con performance superiori alla media di Europa (+3,2%), Nordamerica (+4,6%), Africa-Oceania (+7,7%). Le crescite percentuali maggiori delle esportazioni italiane sono previste in Arabia Saudita, Nigeria, Perù, Indonesia, Malesia, Algeria, Turchia e Iran. Nell’anno in corso, i costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio stanno registrando un andamento in linea con l’andamento dell’anno scorso, quando il settore chiudeva con un fatturato pari a 6,3 miliardi di euro. Un lieve rallentamento dell’export (che rappresenta l’83% del fatturato totale) ben compensato dalla crescita delle vendite sul mercato italiano. Il settore dei costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio è uno dei più vitali, e si contende il primato internazionale con i costruttori tedeschi. Oltre il 50% delle macchine del settore vendute nel mondo sono infatti italiane e tedesche. La leadership italiana si basa su quattro capisaldi: elevato livello tecnologico/qualitativo delle soluzioni proposte, estrema personalizzazione e flessibilità delle macchine, puntuale servizio di assistenza postvendita sui mercati mondiali, forte competitività grazie alla convivenza di grandi gruppi e piccole e medie imprese altamente specializzate. Le aziende sono dislocate principalmente in Emilia-Romagna (maggiore concentrazione di settore al mondo), Lombardia, Piemonte e Veneto.