Usa e getta vs vuoto a rendere

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Per far diminuire la quantità di imballaggi, fino a qualche anno fa, si effettuava il “vuoto a rendere” ovvero si riconsegnava al fornitore il contenitore vuoto e si riceveva in cambio una piccola somma di denaro. Questa iniziativa è ancora oggi praticata in diversi Paesi dell’Unione europea, dove i cittadini possono restituire gli imballaggi nelle apposite macchinette collocate anche all’interno dei supermercati, ritirando la cauzione pagata al momento dell’acquisto. In Italia però, questa buona abitudine non è praticata in quanto le lobby dell’imballaggio plastico hanno fatto di tutto perché il vuoto a rendere venisse “abrogato”, favorendo la modalità “usa e getta”. Fra pochi mesi però il sistema per riciclare le bottiglie e contenitori in PET potrebbe cambiare: non verranno più buttati nei raccoglitori dei materiali in plastica ma riconsegnati direttamente dai consumatori ai supermercati dove sono stati acquistati. Il progetto presentato al Senato, prevede una filiera chiusa, basata su un servizio privato di selezione e raccolta degli imballaggi e un’organizzazione logistica per consentire il riciclo, con operazioni certificate in ogni fase del processo.