Riccardo Giambelli: igiene, fulcro della sicurezza alimentare

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ProdConforme_Reg1935_GBUn istituto per la qualità igienica

Quando è nato TiFQ? Nel 2005, quale ente di parte terza costituito da Assofoodtec (Associazione italiana macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare), aderente ad ANIMA (Federazione delle associazioni nazionali dell’industria meccanica varia e affine) organizzazione che in Confindustria rappresenta le aziende meccaniche.

Quali sono le vostre principali attività? Operiamo in alcune grandi aree: tecnologie industriali, attrezzature professionali, apparecchi per uso domestico e trattamento dell’acqua potabile. Ci occupiamo, dal punto di vista igienico, delle parti d’impianto che entreranno in contatto con alimenti o con l’acqua potabile, consideriamo le caratteristiche dei materiali, seguiamo i processi di fabbricazione e assemblaggio, validiamo gli oggetti finiti in funzione della loro destinazione d’uso, soffermandoci sugli aspetti igienici e su come prevenire l’uso improprio.

In quanti siete? Cinque collaboratori diretti, affiancati da numerosi consulenti e guidati da un comitato tecnico – scientifico composto da professionisti di provata esperienza, docenti e ricercatori universitari.

Nella vostra rete c’è un laboratorio di analisi? Si. TiFQLab è uno spin off dell’Università UNICAL – Università della Calabria, Dipartimento d’ingegneria chimica e dei materiali. È un centro di sperimentazione, ricerca ed analisi applicate alle tecnologie alimentari ed all’acqua potabile, nonché supporto tecnico-scientifico per la valutazione dei rischi igienico-costruttivi dei materiali e dei processi alla luce della normativa nazionale ed internazionale. E’ accreditato ISO IEC 17025:2005. Sono accreditati tutti i metodi d’analisi utili a valutare lo stato igienico delle aziende, i loro progressi e per documentare la conformità. Strumentazioni per la scansione 3D e software di reverse engineering garantiscono una considerevole accuratezza dei calcoli superficie/volume impiegati per determinare le cessioni dei materiali.

Perché un accreditamento completo? Un laboratorio accreditato opera in conformità ad una norma ISO che regola ogni aspetto dell’attività aziendale: compagine sociale, competenza del direttore tecnico e del personale, conformità delle attrezzature, loro taratura e controllo, gestione dei dati analitici, imparzialità, trasparenza delle procedure. I certificati emessi da TiFQ Lab hanno riscontro a livello Europeo ed internazionale, salvaguardano le organizzazioni dal punto di vista assicurativo e legale. Mi preme sottolineare che, nonostante vi sia l’abitudine di “spendere” un report d’analisi come certificazione di conformità del prodotto in realtà questo documento non è altro che uno strumento di misura per permettere ad un’organizzazione di avere un riscontro oggettivo che le soluzioni in essere consentono di rispettare i limiti di sicurezza alimentare dei materiali.

Quali criteri adottate per rilasciare la certificazione? Validiamo la conformità del prodotto alle leggi applicabili, ai criteri igienico costruttivi, ai criteri di tracciabilità e marcatura, nonché l’attuazione di istruzioni di uso e manutenzione coerenti. Molte organizzazioni dell’industria meccanica riconoscono la qualità solo in termini di efficienza costruttiva e garanzia funzionale. Quando il cliente è l’industria alimentare, qualità è anche sinonimo d’igiene e sicurezza; solo un’efficace valutazione dei rischi permette di capire se si è conformi o se si debbano attuare azioni correttive.

Cosa vi differenzia dagli altri enti di certificazione? Abbiamo alcune regole ferree a tutela del nostro marchio. Innanzitutto riteniamo che un alimento eccellente non possa che derivare da un impianto altrettanto eccellente sotto tutti i punti di vista, igiene inclusa; la certificazione di prodotto serve a far crescere l’impresa, non a giudicarla. Siamo in una “casa” affiliata a Confindustria, non ci sono business plan, obiettivi di fatturato, rete commerciale, per questo abbiamo la forza di dire di no. Finora siamo sempre cresciuti; il nostro biglietto da visita sono i prodotti che certifichiamo.