IL G20 sostiene la crescita della finanza verde

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“Per supportare una crescita globale ecologicamente sostenibile è necessario estendere la finanza verde”. I leader mondiali del G20, riunitisi a settembre a Hangzhou, in Cina, esprimono per la prima volta in un comunicato finale, il loro sostegno alla “green finance”, consapevoli dei numerosi ostacoli che ne stanno rallentano lo sviluppo. La difficoltà di internalizzare i costi ambientali, la mancanza di definizioni univoche su cosa sia “green”, una capacità analitica inadeguata, sono tra i principali nodi che dovranno essere sciolti negli anni a venire. “Molte di queste sfide” spiega il comunicato “possono essere affrontate da opzioni sviluppate in collaborazione con il settore privato”. Ma per riuscirci servono politiche mirate dei governi, come spiega il G20 Green Finance Synthesis Report, un documento realizzato dal team di studio appositamente istituito dal G20 all’inizio del 2016 e denominato G20 GFSG (Green Finance Study Group). Il report, che mira a delineare un primo quadro di riferimento sulla “Green finance” e ne delinea le priorità strategiche, chiarisce che, per promuovere lo sviluppo della finanza verde, è necessario che i governi nazionali forniscano il loro contributo attraverso chiari segnali politici, quadri normativi di riferimento, attività di diffusione delle conoscenze, supporto alla creazione di green bond e agevolazioni agli investimenti cross-border. Essenziale per la buona riuscita della strategia sarà anche lo svolgimento di studi per approfondire le conoscenze sull’argomento, in particolare sulla valutazione dei rischi ambientali e sui migliori indicatori di impatto della finanza verde.