Spotted Wing Drosophila, parassita invasivo dagli attacchi di frutta al controllo

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L’attuale studio si è concentrato sulla specie esotica Drosophila suzukii (Ditteri: Drosophilidae) che ha invaso l’Italia a partire dal 2008, arrecando notevoli danni economici a piccoli frutti come il lampone, mora e mirtillo. Si riportano informazioni relative alla presenza dell’insetto in quattro aree in tre anni diversi (periodo di volo) e alla suscettibilità di diversi frutti con periodo simile di maturazione. Inoltre, per limitare i danni ai frutti un parassitoide pupale, Trichopria drosophilae (Hymenoptera: Diapriidae) è stato studiato attraverso l’allevamento massaie e il sistema aumentativo (usato in lotta biologica).

Discussione. La maggior quantità di SWD è stata catturata dal mese di settembre in poi, periodo in cui si è manifestata una particolare infestazione di frutti quali lampone e mora tardiva. A causa di un inverno mite, il parassita è stato catturato con continuità anche da marzo 2014 a novembre 2015. L’accumularsi della popolazione nella stagione più avanzata determina un elevato rischio di perdite economiche in raccolti di ciliegie molto mature e colture di fine stagione, come mirtilli, more e lamponi tardivi. In molte colture frutticole monitorate in questo studio, le trappole ACV (Apple Cedar Vinegar) hanno continuato a catturare, in maggior numero, SWD adulti diverse settimane dopo la raccolta della frutta. Questa continua cattura, che si verifica anche dopo la vendemmia, sta ad indicare lo sviluppo regolare delle diverse fasi della vita e la successiva nascita di questi parassiti in presenza di frutti caduti o di altro materiale in decomposizione nei frutteti. Rimuovendo i frutti caduti o seppellendoli rapidamente nel terreno del frutteto, mantenendo così il campo in buone condizioni igienico-sanitarie, si riduce la pressione demografica di SWD nella stagione successiva. In alcune colture, come nel caso del mirtillo, il processo di rimozione dei frutti caduti può essere molto laborioso e, di conseguenza, potrebbero aumentare i costi di produzione. Nei casi in cui la popolazione del parasita è molto numerosa, può essere necessario l’utilizzo di insetticidi post-raccolta, efficaci per controllarne le nascite dai frutti caduti. Pratiche culturali, quali l’adeguata sanificazione dei campi e l’eradicazione delle piante selvatiche presenti, aiuterebbe a ridurre al minimo l’accumulo di pressione della popolazione SWD nelle colture miste. La ricerca futura potrebbe essere legata allo sviluppo di un modello fenologico per la previsione delle popolazioni SWD, indagando la sua correlazione con la cattura di parassiti in varie colture. Inoltre, dato che i risultati hanno confermato che Trichopria drosophilae può essere un buon candidato per il controllo biologico della Drosophila suzukii, la sua conoscenza può essere alla base di strategie eco-compatibili. Infine, a causa del ruolo importante esercitato da colonie selvatiche per difendersi dal parassita durante la stagione di non raccolata, insieme al controllo biologico nelle colture di frutta, può contribuire a diminuire la densità di popolazione locale di Drosophila suzukii e fornire un nuovo strumento per la riduzione del rischio e per definire strategie di gestione ecologica del suolo.

Riferimenti. PhD Nassim Amiresmaeili, tutor Prof.ssa Daniela Lupi – Università di Milano