Diagnosi elettriche, attualità e prospettive nel settore alimentare

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Anche nel settore alimentare esaminare la situazione esistente dei consumi energetici di una azienda di produzione è presupposto per qualsiasi azione di miglioramento dell’efficienza. Metodi di diagnosi. Le recenti importanti disposizioni di legge

Massimo Gozzi

La situazione Energetica del settore alimentare viene esposta da una serie di dati disponibili a livello europeo e italiano. Il sistema agricolo-alimentare (produzione primaria, trasformazione e distribuzione) in Europa-28 presenta un fatturato complessivo di oltre 1.200 miliardi di € (European Food and Drink Industry 2014-2015. Data & Trends). In particolare, l’industria dei beni alimentari è caratterizzata per il 99,1% dalla presenza di piccole e medie imprese (PMI), il 90% delle quali sono distribuite soprattutto nel Sud dell’Europa. L’industria del cibo rappresenta uno dei settori economici più importanti dell’industria manifatturiera dell’Unione Europea e altrettanto significativi sono i costi energetici derivanti dalle attività delle numerose filiere che lo caratterizzano (Figura 1).

Fig.1 – Consumi di energia nel mondo, in Europa e in Italia. Fonte: EUROSTAT

Venendo all’Italia, nel 2014, i consumi finali di energia del sistema agricolo-alimentare risultano complessivamente pari a 15,2 Mtep, di cui 13,3 Mtep a carico del settore agricoltura e industria alimentare, 0,2 Mtep a carico del settore ittico e 1,7 Mtep a carico della filiera forestale. In particolare, i consumi energetici del settore primario sono risultati circa la metà (4,7 Mtep) di quelli a carico dell’industria alimentare (8,6 Mtep). In ultima analisi, i consumi energetici complessivi del sistema agricolo-alimentare hanno rappresentato nel 2014 il 12,8% dei consumi di energia finale a livello nazionale (Figura 2).

Fig.2 – Consumo energetico del settore agricoltura e industria alimentare (Mtep), anno 2014. Fonte: Elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo Economico

Sempre dalla medesima statistica risulta che in termini di fonti di energia, la ripartizione vede olio combustibile BTZ ed energia elettrica tra le richieste maggiori di consumo per l’industria alimentare, rispettivamente con il 35,6% e 27,5% (Figura 3). A fronte pertanto di una così cospicua quantità di energia in gioco, è evidente come I risparmi di energia possano essere particolarmente significativi.

Fig.3 – Consumi energetico dell’industria alimentare per fonte (%), anno 2014. Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico