Esposizione all’alluminio derivante da materiali a contatto con gli alimenti

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Il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare si è espresso in merito all’esposizione all’alluminio direttamente presente negli alimenti o derivante dal contatto tra questi ultimi con contenitori in alluminio o sue leghe. L’eccessiva ingestione di alluminio può essere molto pericolosa per alcune categorie di popolazione particolarmente vulnerabili (bambini, anziani, donne in attesa di un bambino, nefropatici). L’alluminio interferisce con alcuni processi biologici (stress ossidativo cellulare, metabolismo dl calcio) ed ha effetti tossici per diversi organi e sistemi, soprattutto il sistema nervoso.  Il metallo ha una bio-disponibilità orale bassa ma può bio-accumularsi.  L’escrezione avviene tramite il rene ed il bio-accumulo è maggiore nei soggetti con funzionalità renale immatura o diminuita. In considerazione degli effetti neurotossici, EFSA ha definito una TWI (dose settimanale tollerabile) pari a 1 mg/kg p.c./settimana, a fronte di un’esposizione alimentare media di un adulto compresa tra 0,2 e 1,5 mg/kg di peso corporeo per settimana. Oggi, nei bambini e nei giovani che vivono nei Paesi UE l’esposizione è compresa tra 0.7 a 2.3 mg/kg p.c. per settimana. L’alluminio è naturalmente presente negli alimenti in quanto derivante dai terreni agricoli e dall’ambiente, un’altra fonte diretta sono gli additivi alimentari. Le categorie di alimenti più a rischio sono i cereali e prodotti a base di cereali, ortaggi, alimenti per la prima infanzia. Un’ulteriore esposizione può essere dovuta a medicinali e prodotti per la cura della persona. L’acqua potabile è una fonte di esposizione secondaria. Vi è poi il contatto con materiali di confezionamento e gli utensili da cucina.  In questi due casi, la migrazione di alluminio aumenta se gli alimenti sono acidi e/o salati e se l’alimento è cotto nel contenitore. E’ pertanto preferibile incoraggiare l’uso di alluminio anodizzato, dove uno strato protettivo di ossido di alluminio sigilla la superficie e impedisce il rilascio del metallo. E’ inoltre importante informare consumatori e ristorazione sul corretto uso di materiali e stoviglie contenenti alluminio, dando suggerimenti del tipo: evitare di graffiare i contenitori per non ledere lo strato che protegge la superficie dell’alluminio anodizzato; evitare il contatto dell’alluminio con alimenti acidi o salati. E’ inoltre importante inserire nei manuali di autocontrollo igienico procedure atte a verificare l’uso corretto dei materiali a contatto con gli alimenti.

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