Un team di ricercatori europei sta lavorando ad un innovativo metodo di essiccamento degli alimenti tramite anidride carbonica che si prospetta più sostenibile ed economico rispetto alla liofilizzazione.
Il progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea, si chiama Food-Future e sta sviluppando una metodologia che sfrutta anidride carbonica pressurizzata per deidratare gli alimenti. Studi precedenti hanno già dimostrato che questo metodo può essere applicato con successo a vegetali e frutta con vantaggi significativi: semplificazione dei processi coinvolti, risparmio energetico, migliore qualità nutrizionali e sensoriali dei prodotti trattati. Non si tratta comunque di un progetto di ricerca pura. L’obiettivo finale dei ricercatori, infatti, è quello di dimostrare l’applicabilità del metodo anche su scala industriale.
Finora, il team ha svolto una verifica preliminare per mettere a punto i macchinari e garantire la stabilità del processo sul lungo periodo. Da questa analisi, è stato realizzato un prototipo che lavora per ora in maniera semi-continua e su scala limitata (da 1 a 10 kg). L’Università di Padova e quella di Gent (Belgio), entrambe partner del progetto, hanno anche verificato il potenziale di inattivazione microbica di questa tecnologia ottenendo “risultati promettenti”.
Oltre ad estendere la scala produttiva, i ricercatori hanno ora anche un altro importante compito: verificare che il prodotto venga percepito positivamente dai consumatori. Per stabilirlo, verranno svolti un questionario pan-europeo con i potenziali acquirenti, alcuni incontri con i diversi stakeholder appartenenti a rami diversi della filiera, e vari product trial per raccogliere le prime impressioni sul prodotto.
[…] of Public Health dell’Università di Harvard ci sarebbe una correlazione inversa tra quantità di anidride carbonica nell’atmosfera e l’impoverimento proteico di molte piante tra le quali il grano, l’avena, […]