Progetto WRAP per ridurre gli sprechi alimentari

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    Sulla scia dei risultati emersi della WRAP’s 2015 Retailer Survey, WRAP, FSA e DEFRA hanno pubblicato una Linea guida per indicare alle aziende come riportare sulle confezioni alcune avvertenze aggiuntive che spiegano come conservare correttamente i prodotti, per prolungarne la fruibilità.

    L’aspetto più rilevante consiste nell’affiancare alle avvertenze scritte una serie di pittogrammi che attraggano l’attenzione più di quanto faccia il testo. Si sollecitano: il ripristino del simbolo con i fiocchi di neve, in passato molto usato per i prodotti congelati o surgelati, nonché l’utilizzo di un pittogramma che raffigura un piccolo frigorifero blu da stampare sulle confezioni di tutti i prodotti da conservare in frigorifero, o che, se conservati in frigorifero, durano più a lungo, per esempio alcune varietà di frutta o verdura.

    Poiché le etichette poco chiare favoriscono gli sprechi ed inducono i consumatori a gettare via cibi ancora utilizzabili, la WRAP’s 2015 Retailer Survey evidenziava anche la necessità di una maggior chiarezza nel riportare sulla confezione la data di scadenza o il TMC. Suggeriva inoltre di aggiungere alcune indicazioni sul tempo limite di conservazione del prodotto dopo l’apertura e sulle sue modalità di congelamento casalingo per poterne disporre più a lungo.

    Oggi molte confezioni di carne fresca vendute in UK riportano l’indicazione “congelare il giorno dell’acquisto”, le Linee guida suggeriscono di sostituirla con la dicitura “congelare prima della data riportata in etichetta”. Si sta valutando anche la possibilità di stampare, sulle confezioni dei prodotti di IV gamma, una data limite di consumo dopo l’apertura. Il passo più importante sarà l’obbligo di porre la data di scadenza sui soli prodotti che, se conservati troppo a lungo, possono costituire un vero pericolo per la salute, traslando tutti gli altri nella categoria che riporta il TMC.

    Data la numerosità dei prodotti in commercio, si prevede un cambiamento lento che coinvolgerà dapprima succhi di frutta, formaggi a pasta dura, ortofrutta. E’ un passo importante anche ai fini della vendita o ridistribuzione delle eventuali giacenze di magazzino anche oltre la data indicata come TMC. La Linea guida ribadisce la legalità di tale comportamento, aspetto ancora non ben chiaro a consumatori ed aziende. Questi cambiamenti, da attuarsi entro il 2025, consentirebbero alle famiglie britanniche notevoli risparmi.

    I consumatori saranno informati tramite la campagna pubblicitaria Love Food – Hate Waste che li inviterà a leggere con attenzione le nuove informazioni riportate in etichetta ed a comportarsi di conseguenza. I primi spot riguarderanno gli alimenti più sprecati in UK, vale a dire patate, pane e pollo, e si rivolgeranno al target 18 e 35 anni.