La Commissione Europea ha lanciato il suo pionieristico “Piano d’azione per la finanza sostenibile” ovvero una strategia elaborata per incorporare il tema della sostenibilità nelle attività finanziarie e favorire la transizione verso un’economia europea più pulita e green.
Per raggiungere gli obiettivi di Parigi, ha spiegato Valdis Dombrovskis, vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria dell’Unione, servono quasi 180 miliardi di euro l’anno: “il denaro pubblico da solo non sarà sufficiente” ha avvisato. Il Piano d’azione, presentato il 22 marzo alla conferenza internazionale di Bruxelles “High-level conference: Financing sustainable growth”, prevede dunque alcuni passaggi per sensibilizzare anche la finanza privata al tema della sostenibilità.
Gli step-chiave sono: la definizione di un linguaggio comune in tema di finanza sostenibile tra cui un sistema di classificazione UE per definire cosa si può considerare sostenibile e in quali aree è opportuno intervenire; la creazione di un sistema di etichettatura europea per la finanza verde in modo che i cittadini possano facilmente individuare gli investimenti che supportano attività low-carbon; il dettaglio dei compiti degli asset manager e degli investitori istituzionali affinché tengano in dovuto conto il fattore sostenibilità nel processo di investimento; qualche forma di pressione sulle compagnie di assicurazione e di investimento in modo che consiglino i propri clienti anche in base alla loro sensibilità su questi aspetti; il miglioramento della trasparenza nei report delle aziende in tema di informazioni non-finanziarie.
La Commissione intende inoltre valutare la possibilità di ricalibrare i requisiti di capitale delle banche per gli investimenti sostenibili (il “green supporting factor”).