Durante lo stoccaggio molti fattori biotici ed abiotici possono compromettere la qualità e la salubrità delle derrate alimentari. In particolare, i cereali risultano soggetti all’attacco di insetti infestanti e di funghi micotossigeni.
In questo contesto, lo scopo del presente lavoro è stato quello di testare il contenimento di queste avversità mediante l’utilizzo di un sistema per la conservazione dei cereali in atmosfera controllata di azoto, conducendo due esperimenti paralleli su scala di laboratorio.
Con un primo test, è stato valutato l’effetto di un’atmosfera al 99% di azoto sulla crescita in vitro e la produzione di micotossine su mais da parte di Fusarium verticillioides ed Aspergillus flavus e su grano da parte di F. langsethiae e F. graminearum. I risultati evidenziano la capacità del sistema proposto nel limitare la crescita e la sporulazione dei funghi, nonché, per A. flavus, una significativa riduzione nella produzione di aflatossine.
Un secondo esperimento è stato, quindi, effettuato per verificare l’efficacia di atmosfere a differenti concentrazioni di azoto (dal 90% al 98.5%) nel contenere l’infestazione da parte di insetti su cereali in post-raccolta: Sitophilus sp. su mais e Tribolium sp. su grano. Atmosfere al 95-98.5% di azoto si sono dimostrate in grado di determinare, rispetto al controllo, una completa e significativa mortalità degli adulti di Sitophilus sp. dopo pochi giorni di stoccaggio.
Per Tribolium sp. è stata, invece, riscontrata una maggiore sopravvivenza con concentrazioni di azoto < 97%, soglia sopra la quale è stata osservata una rapida e significativa mortalità dell’insetto.
Concludendo, gli autori sostengono che il sistema proposto, applicabile anche su larga scala, rappresenta un efficace metodo ecosostenibile per lo stoccaggio dei cereali dal momento che evita l’impiego di disinfestanti chimici, prevenendo, al contempo, il rischio di contaminazione da funghi micotossigeni.
Bibliografia
Moncini et al., XXVIII Congresso Nazionale di Scienze Merceologiche, Firenze, 21-23 Febbraio 2018, 275-280
