Rivalutazione dell’acido solforico e dei suoi sali di sodio, potassio, calcio e ammonio come additivo alimentare

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Il gruppo di esperti scientifici sugli additivi e gli aromatizzanti alimentari (FAF) di EFSA ha espresso un parere scientifico che riesamina la sicurezza dell’acido solforico (E 513) e dei suoi sali di sodio (E 514), potassio (E 515), calcio (E 516) e ammonio (E 517) se utilizzati come additivi alimentari.

Il gruppo di esperti scientifici ha ritenuto che fossero disponibili dati adeguati sull’esposizione e sulla tossicitĂ . L’acido solforico e i suoi sali di sodio, potassio, calcio e ammonio (E 513, E 514, E 515, E 516, E 517) sono additivi alimentari autorizzati nell’UE, conformemente agli allegati II e III del regolamento (CE) n.1333/2008.

Nello scenario raffinato stimato di esposizione non brand-loyal, l’esposizione media variava da 0,4 mg di solfati/kg di peso corporeo (bw) al giorno nei lattanti a 35 mg di solfati/kg di peso corporeo al giorno nei bambini piccoli. L’elevato percentile di esposizione variava da 3 mg di solfati/kg di peso corporeo al giorno negli adolescenti a 68 mg di solfati/kg di peso corporeo al giorno nei bambini piccoli.

Il gruppo di esperti scientifici ha considerato i solfati a bassa tossicitĂ  acuta e non vi sono preoccupazioni per quanto riguarda la genotossicitĂ  e la cancerogenicitĂ . Il gruppo di esperti scientifici ha osservato che l’esposizione ai solfati alla media e al 95% nello scenario non brand-loyal, nonchĂ© negli altri scenari, è di gran lunga inferiore ai 300 mg/kg, dose che ha indotto un effetto lassativo negli esseri umani.

Sulla base della banca dati tossicologica disponibile, il gruppo di esperti scientifici ha concluso che l’esposizione ad acido solforico (E 513), solfato di sodio (E 514), solfati di potassio (E 515), solfato di calcio (E 516) e solfato di ammonio (E 517) non desta preoccupazioni per la sicurezza negli usi e nei livelli di utilizzo indicati e non è necessaria una dose giornaliera ammissibile (DGA) numerica.