La plastica contaminata nel corso del primo utilizzo è difficilmente riciclabile. La società BioCellection di Mento Park – Silicon Valley – California fondata da Miranda Wang e Jeanny Yao ha comunicato di aver messo a punto una tecnologia che permette di trasformare in nuovi materiali, fruibili nelle stampanti 3D ed in alcuni beni di consumo, la plastica finora giudicata “non riciclabile”.
Il processo, della durata media di tre ore, è basato sull’impiego di un catalizzatore. Il catalizzatore innesca la scomposizione della plastica fino ad arrivare ad i suoi componenti essenziali poi rilavorabili.
Il processo non determina dispersione di calore e la quantità di CO2 prodotta è inferiore a quella che si crea durante l’incenerimento di una analoga quantità di materiale. Nel 2023 sarà disponibile il primo impianto industriale che utilizzerà questa tecnologia.