L’importazione delle alghe in Europa è in continuo aumento. Pur essendo un alimento ricco di proteine, carboidrati, vitamine ed oligoelementi con indubbi effetti benefici per la salute umana, l’ambiente di raccolta ed i blandi trattamenti sanitizzanti a cui viene sottoposto prima del consumo possono costituire una fonte di intossicazione e/o tossinfezione alimentare.
In questo studio è stata, quindi, valutata la qualità microbiologica di 72 prodotti a base di alghe. In particolare, i campioni sono stati sottoposti a: esame ispettivo, ricerca di Norovirus, vibrioni potenzialmente patogeni, biotossine algali, metalli pesanti, arsenico e iodio. Tutti i prodotti sono risultati negativi per la presenza di vibrioni patogeni, Norovirus e biotossine algali. Dai soli alimenti freschi, sono stati isolati ceppi di Elizabethkingia meningoseptica, Aeromonas samonicida subsp. salmonicida, Sphingomonas paucimobilis e Pseudomonas fluorescens.
I campioni a base di alghe appartenenti alla classe delle Phaeophyceae presentano il più elevato tenore di iodio, seguono quelli a base di alghe Rhodophyceae e, infine, quelli a base di alghe Chlorophyceae. Nessun prodotto presenta concentrazioni significative di piombo, mentre i campioni a base di alghe Nori presentano concentrazioni di cadmio maggiori rispetto a tutti gli altri ed un solo campione (a base di un mix di alghe) presenta livelli significativi di piombo.
Dall’esame ispettivo sono stati rinvenuti alcuni macro-contaminanti, costituiti da piccoli crostacei, gusci di molluschi e avannotti. In sintesi, le analisi effettuate confermano la salubrità delle materie prime, le buone procedure di produzione ed un’affidabile tecnologia di conservazione dei prodotti. Tuttavia, il rinvenimento occasionale dei sopracitati microrganismi evidenzia la necessità di implementare un sistema di autocontrollo al fine di ridurne la contaminazione.
Le concentrazioni rilevate dei metalli pesanti non sono tali da poter costituire un pericolo per la salute umana. Infine, la presenza di tracce di piccoli pesci, crostacei e molluschi nei prodotti freschi, seppur dimostrando la freschezza dei prodotti, può rappresentare un pericolo nei confronti dei soggetti allergici.
Bibliografia: Rubini et al., Italian Journal of Food Safety, 8, 2019, 37.