Metodi per la determinazione di sostanze non intenzionalmente aggiunte in carta e cartone a contatto con gli alimenti

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I materiali a contatto con gli alimenti (FCM) possono contenere sostanze non intenzionalmente aggiunte (NIAS) generate, ad esempio, da processi di degradazione o da reazioni chimiche tra il sistema di confezionamento ed il prodotto.

In uno studio recente, effettuato da un gruppo di ricercatori internazionali [Peters et al., 2019], vengono illustrati i principali approcci attualmente utilizzati per identificare tali sostanze nel caso di FCM a base di carta e cartone. In questo caso, le NIAS sono costituite principalmente da: inchiostro da stampa, adesivi, collanti o rivestimenti di superfici.

Generalmente, vengono effettuate analisi di tipo mirate e di tipo non mirate per determinare la presenza, rispettivamente, di NIAS previste e di NIAS non previste. Secondo lo studio, la combinazione di test biologici con analisi chimiche di tipo tradizionale rappresenta la strategia più promettente per l’identificazione di NIAS bioattive sconosciute in sistemi complessi come quelli in esame.

Tale combinazione permette, infatti, di rilevare eventuali effetti tossicologici sinergici di tutte le NIAS presenti, comprese quelle non conosciute. Concludendo, gli autori evidenziano, però, che ulteriori sforzi in ambito di ricerca e sviluppo sono ancora necessari per selezionare test biologici in grado di rilevare tutti i componenti potenzialmente presenti, alle basse concentrazioni richieste.

Riferimenti bibliografici: R.J.B. Peters et al., Trends in Food Science & Technology, 85, 2019, 44-54.